Questa settimana, grazie alla segnalazione di un lettore, abbiamo potuto migliorare il nostro modello di distribuzione dei sondaggi per la Sicilia. L’isola, come si sa, ha delle sue peculiari dinamiche elettorali, di per se’ già difficilmente rilevabili. Queste difficoltà sono aggravate dal fatto che due rilevanti forze attualmente presenti nello scenario siculo, Grande Sud di Micciche’ e il PID di Saverio Romano, non si sono ancora presentati ad alcun appuntamento elettorale. In particolare mentre per Grande Sud si può agevolmente ipotizzare che peschi ampiamente nel medesimo bacino di voti del PDL, e che quindi complessivamente la somma dei due partiti possa essere assimilata alla forza elettorale del PDL pre-scissione, il PiD invece pesca ampiamente nell’elettorato dell’UDC, portando quindi una frazione consistente dei voti del partito di Casini nel campo del Centrodestra. Confrontando quindi i risultati del nostro modello con quelli di alcuni sondaggi isolani siamo riusciti a stimare questo fattore e ad inserirlo nel nostro modello. Cio’ premesso passiamo ai risultati della media sondaggi della passata settimana.
Il centrodestra appare essere ai suoi minimi storici, al disotto del 37%, tuttavia e’ ancora in netto vantaggio sia in Lombardia che in Veneto e, con margine molto minore, in Sicilia, mentre il centrosinistra e’ quasi ai suoi massimi ma non riesce a oltrepassare la soglia psicologica del 45%. Stabile il Centro, in ascesa il Movimento 5 stelle che sfiora il 4% e riconquista due senatori in Emilia Romagna.
Questo quadro si traduce in una netta vittoria del centrosinistra alla Camera che pero’ al Senato ottiene solo una “quasi” maggioranza di 157 senatori.
Un quadro quindi ancora certo e che tale rimarrà fin quando il centrosinistra non vincerà in una delle tre maggiori regioni italiane.