Pdl Berlusconi e lo stato maggiore. C’è rischio scissione? Silvio Berlusconi ha convocato per oggi pomeriggio alle 17 l’ufficio di presidenza. Un ufficio di presidenza ristretto, anzi ristrettissimo. Sono stati convocati a partecipare alla riunione del ‘parlamentino’ del Pdl solo i “componenti effettivi” dell’organismo, si legge nella convocazione.
In tutto 24, e solo i 24 effettivi potranno votare le decisioni che saranno assunte. Fatta eccezione per il segretario Angelino Alfano, dunque, nessun attuale ministro del Pdl è stato invitato a partecipare all’ufficio di presidenza. Scorrendo i nomi dei destinatari della convocazione, si può rilevare che la maggioranza dei presenti sarebbe annoverabile tra i lealisti. Convocazioni alla mano, e sulla carta, solo 5 sono gli annoverabili tra i ‘governativi’: Angelino Alfano, Renato Schifani, Maurizio Sacconi, Carlo Giovanardi e Roberto Formigoni.
Silvio Berlusconi, stando alle voci di corridoio, avrebbe deciso di accelerare sul passaggio a Forza Italia e potrebbe proporre la nascita ufficiale al ‘parlamentino’. Secondo alcune fonti, nella proposta che il Cavaliere dovrebbe avanzare, ci sarebbe la nomina di Alfano a vicesegretario, ma su quest’ultimo punto non ci sono ancora conferme. Il passaggio successivo dovrebbe essere la convocazione del Consiglio Nazionale del partito per ufficializzare la decisione. Silvio Berlusconi starebbe valutando l’ipotesi di convocare per l’8 dicembre il Consiglio nazionale del Pdl per sancire il passaggio formale alla nuova Forza Italia. La data coincide con la celebrazione del congresso del Partito Democratico per la scelta del nuovo segretario. Si tratta solo di una delle tante opzioni sul tavolo.
Ipotesi Marina Berlusconi premier – Secondo il senatore di Gal Paolo Naccarato, intervistato di recente da Termometro Politico, “Berlusconi vuole rompere, votando a febbraio 2014 con Marina candidata premier”. Naccarato è convinto che esiste esiste un progetto nel Pdl secondo il quale si andrà alle urne l’ultima domenica di febbraio. “Berlusconi non si fida più di nessuno. Intende solo portare alle Camere un gruppo di irriducibili”.
Alfano non andrà all’ufficio di presidenza del Pdl – Dopo l’incontro riservato con Berlusconi, Alfano e i ministri hanno deciso di non partecipare all’ufficio di presidenza del Pdl. Il segretario pidiellino aveva chiesto al Cavaliere di ripensare le sue mosse ma Berlusconi è stato chiaro: avanti con Forza Italia e azzeramento delle cariche. Alfano spiega così la sua decisione di non partecipare al vertice: “Il mio contributo all’unità del nostro movimento politico, che mai ostacolerò per ragioni attinenti i miei ruoli personali, è di non partecipare, cosi’ come faranno altri colleghi, all’ufficio di presidenza che ha il compito di proporre decisioni che il Consiglio nazionale sara’ chiamato ad assumere”. Resa dei conti rinviata quindi al Consiglio nazionale dove, a differenza dell’Ufficio di presidenza che si svolge oggi, c’è una platea molto più ampia, di circa 800 persone, ed è lì – è la posizione dei governativi – che si vedrà realmente chi ha la maggioranza nel partito.
Pdl sospeso, si rilancia Forza Italia – In serata arriva il comunicato ufficiale dell’Ufficio di Presidenza del Pdl: vi si legge che l’organo “delibera la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, per convergere verso il rilancio di Forza Italia già pubblicamente annunciato dal Presidente Berlusconi con un appello a tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi. Forza Italia è il Movimento a cui tanti italiani hanno legato e legano tuttora la grande speranza di realizzare una vera rivoluzione liberale e di contrastare l’oppressione giudiziaria, l’oppressione burocratica, l’oppressione fiscale”.
Giovanardi “No alla nuova Forza Italia o sarà scissione” – “Io faccio parte dell’ufficio di presidenza del Pdl, in quanto rappresentante della componente dei Popolari-Liberali, e dico fin da ora che se fanno Forza Italia noi non ci stiamo e non aderiamo. Prendiamo atto, ma diciamo no”. Lo annuncia ad Affaritaliani.it il senatore Carlo Giovanardi. “Abbiamo aderito al Popolo della Libertà per costruire un partito nel PPE, popolare, democratico e di ispirazione cristiana. Toglierlo per farne un altro? In bocca al lupo, ma non ci stiamo”.
Fitto raccoglie le firme dei lealisti – I lealisti, riuniti da Raffaele Fitto, starebbero raccogliendo le firme per un documento in cui ribadiscono il totale sostegno a Berlusconi presidente e la necessita’ di un ritorno a Forza Italia. Alla riunione, nella casa romana di un parlamentare, avrebbero preso parte, oltre all’ex governatore pugliese, Mariastella Gelmini, Gianfranco Rotondi, Stefania Prestigiacomo, Renata Polverini, Mara Carfagna, Renzo Tondo, Saverio Romano, Deborah Bergamini