Si candida ufficialmente per acquisire la Rai, Tarak Ben Ammar. Lo ha dichiarato in mattinata a Giovanni Minoli :”Se la Rai è vendibile noi siamo qua”. Si parla, infatti, molto di privatizzare l’azienda di Viale Mazzini di questi tempi e sull’argomento il produttore cinematografico è intervenuto ritenendo la “privatizzazione una cosa molto positiva” perché in questo modo “la politica esce fuori dalla televisione”. “Sawiris si è comprato Wind, Telecom è degli spagnoli, perché due arabi non possono essere soci con italiani per una Rai privatizzata?” ha terminato Tarak Ben Ammar.
Immediata, la risposta del sindacato di Viale Mazzini che ha smentito ogni possibile ipotesi di cessione del servizio pubblico: “La Rai non è in vendita. Spiace deludere l’imprenditore Tarak Ben Ammar, ma nessun grande Paese europeo si è privato del Servizio pubblico radiotelevisivo”.
Il problema dell’occupazione della Rai da parte dei partiti però dovrebbe costituire materia di interesse e dibattito per tutti i cittadini e, per risolvere la questione, il segretario nazionale dell’Usigrai, Vittorio di Trapani, ha risposto all’imprenditore arabo: “Per liberare la Rai dai partiti non serve privatizzare, ma approvare alcune riforme: cambiare la legge di governance, nuovi limiti antitrust e una seria legge sui conflitti di interesse”.