“Mi ricandido alla guida della Lega Nord perché c’è una montagna di gente che si è spaventata nel vedere quello che è avvenuto. Espulsioni di troppa gente e il sospetto che la Lega possa finire. Mi spingono a tornare per sistemare le cose”. Con queste parole Umberto Bossi ufficializza la sua candidatura alla segreteria del Carroccio, a margine della cerimonia di intitolazione di una piazza di Lazzate all’ex sindaco e senatore Cesarino Monti. Una scelta personale che non intacca il rapporto di fiducia con Maroni che rimane “normale” come ci tiene a precisare lo stesso Senatùr.
L’ex segretario della Lega commenta anche la situazione interna al Pdl, con Berlusconi che ha annunciato il ritorno alle origini con Forza Italia. “Secondo me alla guida del partito basta Berlusconi – spiega Bossi – che decada o meno i voti li ha comunque, deve solo trovare l’accordo con un partito forte come in passato è stata la Lega”. Si rivede nel Cavaliere, il Senatùr. “E’ stato tradito dal suo partito, il sistema si è comperato gli uomini chiave. Una situazione simile a quella che ho vissuto io”. Infine, memore degli errori del passato, dà un consiglio a Berlusconi. “Lascerei perdere di dare il potere ai figli, perché uccidono”.