Sebastian Vettel, il padrone della Formula 1

Pubblicato il 28 Ottobre 2013 alle 09:01 Autore: Stefano Merlino

E’ l’uomo più veloce al Mondo, sulla macchina più veloce al Mondo. Sebastian Vettel, 26 anni, tedesco di Heppenheim, con la vittoria del Gran Premio d’India si laurea per la quarta volta di fila Campione del Mondo. Un risultato, arrivato quando mancano ancora tre gare al termine del Mondiale di Formula 1, più che scontato. La Red Bull è una monoposto di un altro pianeta, così come chi la guida non proviene dalla Terra. Il tedesco è il pilota più giovane di sempre a vincere quattro titoli iridati: mai nessuno come lui. E, almeno per ora, nessuno farà meglio di lui.

Indescrivibile. Vettel ha abbattuto ogni record che esiste in questo sport, e ne abbatterà degli altri nei prossimi anni. E’ un mostro sacro della Formula 1 e il suo nome entra nella leggenda, assieme a quello di divinità quali Fangio e Schumacher. Impressionano i numeri spaventosi di vittorie, soprattutto in questa stagione: finora dieci, ma con tre gare alla fine potrebbero diventare di più. Si, potrebbero. Perché dietro il tedesco non c’è nessuno che possa insidiare la sua posizione di padrone assoluto di uno degli sport più pericolosi in assoluto. Quel qualcuno c’era, e risponde al nome di Fernando Alonso. Peccato, per lo spagnolo che la sua squadra, la Ferrari, non gli metta a disposizione una macchina affidabile. Lui il coraggio ce lo mette, eccome. E da questo punto di vista, chissà come sarebbe una sfida alla pari con il neo Campione. Stiamo però parlando di qualcosa di molto lontano: è ancora troppo presto per una rivoluzione in grado di distruggere l’egemonia di Vettel e della Red Bull.  Ma i miracoli arrivano proprio quando meno te l’aspetti.

L’emozione di Vettel

A New Delhi, dopo le accese polemiche riguardanti i costi della manifestazione, addirittura in dubbio fino a pochi giorni fa, si è assistita all’ennesima prova di spaventosa superiorità della Red Bull numero 1. Un dato incredibile può bastare per descrivere il Gran Premio indiano: Rosberg, su Mercedes, secondo al traguardo, è arrivato dopo poco meno di 30’’ da Vettel mentre Alonso, undicesimo, a 1’ e 18’’. 

La gara dei terrestri. Alonso vede demolire i suoi sogni di gloria poco dopo la partenza, a causa di un contatto che gli comprometterà la gara. E non gli basterà il caratteraccio che si ritrova per risalire. L’altra Ferrari, quella di Felipe Massa, si piazza in quarta posizione dopo una gara molto intensa. Il brasiliano, infatti, ha duellato per salire sul podio prima con Rosberg, quindi con Grosjean, sorpresa di questa stagione. E Webber? L’australiano è costretto al ritiro a venti giri dal termine per un guasto che lo fa imbestialire. La sua ultima stagione in Formula 1 è stata un incubo, così come quella di Lewis Hamilton, giunto sesto ma davanti a Raikkonen che è già proiettato alla prossima stagione con la Rossa di Maranello.

Riuscirà la Ferrari a fare meglio nel 2014?

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In casa Ferrari preoccupa la drammatica situazione nel Mondiale Costruttori, già vinto dalla Red Bull. Il secondo posto ora lo occupa la Mercedes, la rivale di sempre. Abu Dhabi, Stati Uniti e Brasile: chi riuscirà a salire sullo scalino più alto del podio?

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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