Dopo l’intervento con cui Marina Berlusconi ha ribadito di non essere interessata all’agone politico ecco le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano. “I sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me. Questo sarebbe il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere” ha detto il ministro dell’Interno a Bruno Vespa in un’anticipazione del nuovo libro ‘Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica’, in uscita il 7 novembre da Mondadori-Rai Eri.
Il vicepremier ha poi smentito che vi sia una raccolta di firme da parte dell’ala governativa del partito su un documento preparato dagli innovatori: “Non è vero che circola un documento degli ‘innovatori’ già da far sottoscrivere per il prossimo Consiglio nazionale”.
Dubbio politico – “Il dubbio” non è la leadership di Silvio Berlusconi “e neanche il nome di Forza Italia che richiama anni bellissimi. Ci sono altre questioni di cui noi crediamo si debba discutere al Consiglio nazionale e le porremo all’attenzione dell’opinione pubblica oltre che del nostro movimento nei prossimi giorni” ha detto Alfano.
Legge di stabilità – Secondo Alfano “hanno attaccato questa legge perché priva di coraggio ma la vicenda è meno poetica: sono mancati i soldi, quelli che abbiamo trovato non li prendiamo dalle tasche degli italiani. Non è il Vangelo, ma ci attrezziamo per migliorarla. Il gettito complessivo della tassazione sulla casa del 2014 è inferiore agli anni precedenti. Su questo non c’è dubbio. Se ci sarà da correggere la distribuzione del carico durante il tragitto in Parlamento non abbiamo difficoltà a farlo”.
Decadenza di Berlusconi – Il governo cadrà con la decadenza di Berlusconi? Alla domanda posta ad Alfano, a margine della presentazione del progetto Of2Cen, accordo di collaborazione tra Polizia di Stato e Abi per il contrasto al Cybercrime, il vicepremier ha risposto: “Noi abbiamo sempre la speranza che il Pd abbia una posizione che rispetti il principio di non retroattività delle norme penali e comunque di quelle afflittive”.