USA2020, in Montana sfida aperta per il ruolo di Governatore

Il prossimo 3 novembre, in simultanea con le elezioni Presidenziali e Parlamentari, i cittadini di dieci stati federati americani e altri due territori, saranno chiamati alle urne per scegliere anche il loro futuro Governatore. In questo articolo, andremo a focalizzarci proprio sulla corsa governatoriale più competitiva, quella riguardante lo stato occidentale del Montana.

Una corsa aperta

Attualmente, a ricoprire il ruolo di Capo dell’Esecutivo, vi è il democratico Steve Bullock. Quest’ultimo sta concludendo il suo secondo mandato, infatti, è nelle elezioni del 2012 quando venne eletto per la prima volta Governatore del suo stato natale, per poi essere rieletto nel 2016. Dunque, in base alla costituzione del Montana (in vigore dal 1889) che non consente la rieleggibilità per un terzo mandato consecutivo, Bullock si trova nella posizione di term-limited incumbent, caso unico tra gli undici stati interessati dalle elezioni governatoriali. Ciò rende questa competizione la più aperta e concorrenziale.

Tuttavia, il Governatore uscente, è comunque presente nella tornata elettorale 2020. Dapprima partecipò alle primarie democratiche in vista della corsa presidenziale, per poi annunciare la sua candidatura al senato.

Tra omogeneità demografica e fragilità economica

Il montana, con la sua area di oltre 380 mila km², è uno dei più vasti degli Stati statunitensi. Questo a fronte di una popolazione relativamente esigua, infatti il numero totale di abitanti è intorno al milione di individui. Questa situazione, alla quale contribuisce l’assetto territoriale prevalentemente montano, da cui il nome, fa del Montana il terzo stato meno densamente popolato (dietro Wyoming ed Alaska). La distribuzione interna dei residenti, eccetto per alcune aree urbane, è abbastanza equilibrata tra le diverse città e contee. Questa omogeneità è riscontrabile anche sul piano etnico, dove escludendo il gruppo dei nativi americani, la percentuale di tutte le altre minoranze etniche messe insieme non supera il 5%. I nativi invece, che costituiscono l’etnia maggioritaria in 3 diverse contee, formano il 6,5% della popolazione (uno dei tassi più alti).

Le peculiarità geografiche dello stato nord-occidentale, caratterizzano l’economia locale. Difatti le più grandi industrie presenti sono quelle della produzione del legname e dell’estrazione mineraria, inoltre, un ingente apporto economico è dato dal turismo naturalistico. Oltre a ciò, una delle maggiori, se non la più diffusa fonte di entrate nel Montana, è data dalla produzione della birra. Il montana, spesso occupa una delle prime 3 posizioni nelle lista degli stati per numero di birrifici pro capite.

Lo scenario economico in generale non è dei migliori tra le entità politico-amministrative che formano l’Unione. Anzi, il Montana figura sempre tra gli stati con il PIL più basso, quest’ultimo dato, nel 2019 è stato pari a circa 48 miliardi di dollari, mentre quello pro capite si attesta a 44500 dollari (al di sotto di quello di 32 stati). A rendere la situazione economica relativamente difficile, è il costo medio della vita che, a dispetto del quadro poc’anzi mostrato, risulta superiore alla media nazionale.

Imprevedibilità politica

Attualmente, ad occupare il Campidoglio di Helena (la residenza governatoriale che a partire dal 1959 sostituì l’Original Governor’s Mansion), vi è un esponente del Partito Democratico. È dal 2005 che non cambia colore politico. Storicamente però, gli elettori del montana, hanno sempre mutato la loro espressione politica. Ciò rende il Montana uno swing state, ovvero uno stato caratterizzato da una frequente alternanza di colore politico. Tradizionalmente c’è stata la tendenza di eleggere democratici nelle elezioni concernenti le rappresentanze a livello federale, mente per quanto alle cariche locali si eleggevano maggiormente esponenti del GOP. Tuttavia negli ultimi 52anni (13 mandati di 4 anni), a capo dell’esecutivo dello Stato, si è assistito ad una guida repubblicana per 16 anni a fronte di 36 anni di governo democratico. Dato particolare è quello che riguarda le elezioni Presidenziali, infatti, in tutta la storia, i cittadini del montana hanno votato per soltanto 6 candidati democratici diversi (non considerando le rielezioni di uno stesso presidente).

Gli aspiranti governatori del Montana

Saranno tre le alternative presenti sulla scheda elettorale per la scelta del Governatore. Dei 7 concorrenti iniziali ne sono rimasti i seguenti: Greg Gianforte del Partito Repubblicano, Mike Cooney del Partito Democratico e Lyman Bishop del Partito Libertario. I rimanenti 5 sono stati eliminati nelle primarie repubblicane (Tim Fox e Albert Olszewski), una eliminata nelle primarie democratiche (Whitney Williams), uno la cui candidatura è stata annullata con una sentenza del giudice distrettuale di Helena (Robert Barb). La decisione del tribunale è arrivata dopo che più di 500 firmatari della petizione, che permise a Barb di candidarsi, ritirarono legalmente le loro firme. A scatenare questa azione è stata la notizia trapelata di un appoggio finanziario da parte del GOP in favore dei Verdi.

Ai suddetti tre candidati, si aggiunge Chris Hall. Un candidato non presente in lista, ovvero un candidato write-in, si tratta di un tipo di candidatura di chi si trovi in condizione di incandidabilità o di ineleggibilità, per vincoli legali o procedurali, ma che diverrebbe essere eleggibile scrivendone il nome direttamente sulla scheda di voto. Tuttavia, per essere accettati, è necessaria un’apposita dichiarazione preventivamente presentata.

I tre pretendenti alla carica di Governatore in Montana: profili

Greg Gianforte, candidato repubblicano

Partito: Repubblicano

Area politica: conservatorismo

Luogotenente Governatore: Kristen Juras

Endorsement: Donald Trump e Donald Trump jr. (il Presidente americano e suo figlio)

Susan B. Anthony List (organizzazione anti-abortista)

Bio: Classe 1961, Gianforte nasce in California in una famiglia di origine italiane, inglesi e scozzesi. Cresce a Wayne, in Pennsylvania, si laurea in ingegneria e consegue un master in informatica presso lo Stevens Institute of Technology. Gianforte è entrato attivamente in politica nel 2016, è stato il candidato repubblicano alle elezioni governatoriali di quell’anno, perdendole contro l’attuale Governatore uscente Steve Bullock. L’anno seguente, è stato eletto alla Camera degli Stati Uniti nelle elezioni speciali del 2017 e rieletto per un mandato di due anni nel 2019. Prima di entrare in politica, Gianforte è stato, e lo è tuttora, un imprenditore. Nel 1997 ha fondato a Bozeman (Montana) la RightNow Technologies, successivamente la vendette. Durante le suddette elezioni parlamentari del 2017,Gianforte è stato denunciato per aggressione da Ben Jones, giornalista del The Guardian. La controversia si risolse con il patteggiameno del politico e una sua successiva donazione al progetto di difesa del giornalismo “Press Freedom Tracker”.

 

Mike Cooney, candidato democratico

Partito: Democratico

Area politica: liberal

Luogotenente Governatore: Casey Schreiner

Endorsement: Steve Bullock (Governatore uscente)

Jacob Bachmeier, Moffie Funk e Mary Ann Dunwell (membri della Camera dei rappresentanti del Montana)

Jon Tester (membro del senato americano per il Montana)

AFL–CIO (la più larga federazione sindacale negli USA)

International Brotherhood of Teamsters (sindacato degli autotrasportatori)

Bio: Nasce nel 1954 nella capitale Washington DC, cresce nel suo Stato di origine, il Montana, dove studia e si laurea in scienze politiche nel 1979. Cooney approdò nell’ambiente politico ancor prima di concludere i suoi studi, servì da membro democratico nella Camera del Montana dal 1977 al 1981, successivamente continuò a lavorare nello staff di un Senatore del suo partito fino al 1989. Anno in cui divenne Segretario di Stato del Montana, ricoprì tale ruolo per dodici anni. In seguito, lavorò nel senato del suo Stato, prima da membro e poi da presidente, fino al 2009. Nel 2016 venne scelto da Bullock come suo vicegovernatore (o luogotenente), carica che investe tuttora.

Durante questa campagna elettorale, Cooney è stato denunciato dal direttore esecutivo del GOP locale. L’accusa è quella di aver usufruito di risorse pubbliche per fini politici personali (cosa espressamente vietata dalla legge statale), in effetti, il candidato democratico ha tenuto una teleconferenza dal suo studio nel Campidoglio. Dopo gli attacchi dei repubblicani, i responsabili della campagna di Cooney hanno sostenuto che il laptop usato sarebbe stato quello personale e che comunque si tratterebbe di un “caso isolato”.

 

Lyman Bishop, candidati libertario

Partito: Libertario

Area politica: libertarian right

Luogotenente governatore: John Nesper

Endorsement: non ci sono state pubbliche dichiarazioni di invito al voto per il candidato Bishop.

Bio: Il candidato del Third Party più affermato, o meglio il Partito Libertario, Lyman Bishop, è pressoché privo di passato politico. Quel che si conosce di lui è che è un imprenditore di Kalispell, capoluogo della contea di Flathead nello Stato del Montana, e che è fondatore, proprietario e attuale Amministratore Delegato della Hoplite Armor, azienda produttrice di strumenti e prodotti militari. La nomina di Bishop, e insieme a lui l’aspirante vicegovernatore John Nesper, quale candidato del Partito Liberale è venuta dopo che le relative primarie sono state cancellate in seguito al ritiro del contendente Ron Vandevender.

Parola ai sondaggi

Sulla base di 5 diversi sondaggi che coprono un arco temporale dal 17 giugno al 16 settembre, appare chiaro che non ci sarà un vincitore fuori dai due partiti egemoni, la più alta percentuale di voto che si dà ad un altro candidato è del 18%. La novità invece è che sembra che dopo 16 anni di guida democratica il Montana volterà pagina, si delinea un vantaggio del repubblicano Gianforte che spazia dai 3 ai 10 punti percentuali.

Fonte: Ballotpedia