“Berlusconi dovrebbe sostenere il governo anche se lui è fuori? Questa è la mia tesi. Io la vedo così”. Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, deputato Pdl a Mix 24 di Giovanni Minoli su Radio 24. “Visto che siamo sotto un bombardamento giudiziario – ha aggiunto Cicchitto – che non si può smontare con un colpo di bacchetta magica, né provocando una crisi di governo che fa un favore agli altri e non a noi”. Il senatore del Pdl dice la sua dopo la decisione della giunta favorevole al voto palese per la decadenza di Berlusconi.
Cicchitto sulla decadenza di Berlusconi – “Se votiamo sulla decadenza come facciamo a rimanere al governo? Io sono tra quelli che sostiene che noi ci troviamo di fronte ad una serie di provocazioni: una è stata quella delle elezioni della Bindi, l’altra è questa. Ma guai a noi se cadiamo in queste provocazioni. A mio avviso il nostro elettorato ci chiede da una parte di sostenere Berlusconi e di solidarizzare con lui in questo scontro, e dall’altra la stabilità. È una porcata. Però in politica bisogna anche ragionare. Perché se si ragiona con il fegato, e non con il cervello, si combinano grandi guai. “Chi ragiona in un altro modo ragiona con il fegato? È una battuta, che spero mi verrà consentita”.
Cicchitto sulle tensioni interne al Pdl – “La compattezza del Pdl sul voto è fuori di ogni discussione, come è fuori di ogni discussione la comune condanna di questa forzatura, che è insieme brutale e stupida”.
Cicchitto “Berlusconi leader, Alfano punta su cui lavoriamo” – “Io mi auguro che si stabilisca un rapporto fra Berlusconi e Alfano in modo tale che comunque Berlusconi rimane il leader del nostro movimento e può parlare sia stando che non stando in parlamento, e Alfano è la punta su cui noi lavoriamo per arrivare al 2015 in una situazione in cui se la giocano fra lui e Renzi”.
Cicchitto “Se il Governo cade….” – Secondo Fabrizio Cicchitto “chi si assume l’onere di far cadere questo governo, pagherà un prezzo rilevante, perché ci saranno sicuramente conseguenze sia sugli spread, sia sulla Borsa. Se cade questo governo, non si va subito a votare, in primo luogo i grillini giustamente festeggiano perché è la codificazione del fallimento sia del Pd che del Pdl. In secondo luogo Napolitano o rimanda alle Camere il governo Letta, o fa un governo di scopo per fare la legge elettorale”.