Cancellieri a Ligresti: “Qualsiasi cosa possa fare per Giulia conta su di me”
“Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. La voce è quella del Ministro di Grazia e Giustizia, Annamaria Cancellieri, nel corso di una conversazione telefonica con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, risalente al 17 luglio scorso. L’argomento della telefonata era la carcerazione di Giulia Maria Ligresti, nell’ambito delle indagini dell’inchiesta Fonsai.
Durante le indagini, però, il telefono di Gabriella Fragni, proprio come quelli di tutti gli altri membri della famiglia Ligresti, era intercettato: la conversazione dunque arriva tra le mani dei magistrati, che hanno voluto sentire il ministro come persona informata sui fatti.
“Ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti (fratello di Salvatore), preoccupato per la salute della nipote Giulia” racconta il ministro Cancellieri, che non nega di essersi attivata per risolvere la questione: “Ho sensibilizzato il Dap perché venisse fatto quanto di loro competenza per la tutela della salute dei carcerati”. Giulia Ligresti in passato aveva sofferto di anoressia e da quando si trovava in carcere si rifiutava di mangiare. Proprio per questo motivo il 28 agosto la figlia dell’ingegnere è stata rilasciata.
L’amicizia tra il ministro Cancellieri e la famiglia Ligresti è nota da tempo. Inoltre, Piergiorgio Peluso, il figlio della Cancellieri, ha lavorato come dirigente alla compagnia assicurativa Fondiaria Sai per un anno, al termine del quale ha incassato una buonuscita di 3,6 milioni di euro.
Le reazioni del mondo della politica non si sono certo fatte attendere. “I membri della commissione Giustizia del M5S chiedono alla Cancellieri di smentire la notizia”, si legge in una nota, “diversamente, nel caso in cui, quindi, abbia effettivamente fatto pressione sul Dap per la scarcerazione di un detenuto eccellente, il ministro deve assumersi le proprie responsabilità e rassegnare immediatamente le dimissioni da Guardasigilli”.
“L’intervento della Cancellieri a favore della scarcerazione di Giulia Ligresti per anoressia presenta aspetti molto discutibili e inquietanti che devono essere chiariti sul piano politico e non solo su quello giudiziario” affermano i senatori Loredana De Petris e Peppe De Cristofaro (Sel), che definiscono “grave che l’intervento in questione sia stato richiesto da una telefonata privata e che abbia riguardato una classica detenuta eccellente”.
Più morbida la posizione del Pd. “Di fronte a una detenuta che rifiuta di nutrirsi è buona prassi e indice di una elevata sensibilità istituzionale e umana, il che non guasta, attivarsi per capirne le ragioni e verificare che non stia maturando una incompatibilità con lo stato di detenzione. Questo ha fatto, opportunamente, il ministro Cancellieri quando le è stata segnalata la gravità delle condizioni di salute di Giulia Ligresti” ha detto Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani al Senato, giustificando di fatto l’operato del ministro.