Per effetto della legge di stabilità in corso di approvazione proprio in questi giorni in Parlamento, nel 2014 gli italiani vedranno complessivamente aumentare la pressione fiscale di circa 1,1 miliardi. È la stima presentata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha calcolato l’impatto economico riconducibile agli effetti di tutte le nuove voci fiscali introdotte.
Stima che, a dirla con le parole del Segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi potrebbe in realtà rivelarsi anche più onerosa: “A nostro avviso il risultato è sottostimato. Corriamo il pericolo che il saldo sia più pesante”. Bortolussi sottolinea come “secondo i tecnici del governo, la Trise, vale a dire il nuovo tributo sui servizi, dovrebbe farci risparmiare un miliardo di euro rispetto a quanto pagavamo di Tares e di Imu. Un vantaggio economico che, purtroppo, rischia di essere eroso dall’azione dei sindaci”.
“I Comuni, infatti – spiega il Segretario della Cgia – avranno un’ampia discrezionalità nell’applicazione della Trise ed è molto probabile che ne inaspriranno il prelievo per lenire le difficoltà economiche in cui versano, con evidenti ripercussioni negative per i bilanci delle famiglie e delle imprese”.
Nel 2015 e nel 2016, invece, le cose dovrebbero migliorare. I saldi di spesa sono infatti condizionati da un taglio di circa 10 miliardi derivanti dalle agevolazioni fiscali: 3 miliardi di riduzione nel 2015 che salgono a 7 miliardi nel 2016. La strada maestra seguita dal Governo dovrebbe però essere un’altra, vale a dire mantenere le agevolazioni fiscali e trovare i 10 miliardi in altre sedi, magari tra gli sprechi della spesa pubblica.
“Se eviteremo la riduzione delle agevolazioni fiscali grazie al taglio della spesa – ed è quello che si augura Bortolussi – nel 2015 gli italiani potranno contare su un saldo negativo pari a 2,7 e nel 2016 pari a 5,6 miliardi di euro. Se ciò non si verificherà, fra due anni ci ritroveremo con un bilancio leggermente negativo pari a 308 milioni di euro, mentre nel 2016 la situazione ritornerà a essere molto pesante, visto che il saldo sarà positivo e pari a 1,3 miliardi di euro”.