Sgarbi “La vera tragedia del Cav? Le giornate con Dudù e Pascale”
Vittorio Sgarbi con la solita irriverenza che lo contraddistingue commenta la situazione che sta vivendo Silvio Berlusconi in attesa del voto sulla sua decadenza. “Quella di Silvio Berlusconi è una tragedia umana, ma soprattutto una catastrofe politica imputabile al suo peggior nemico: Silvio Berlusconi” afferma in un’intervista a Quotidiano nazionale il critico d’arte secondo il quale il Cavaliere “non percepisce la tragedia quotidiana del dover trascorrere le giornate con la Pascale e il cane Dudù sotto lo sguardo pallato e vigile della capobadante Maria Rosaria Rossi”.
“E’ circondato da incapaci” attacca Sgarbi che aggiunge “non c’è distinzione tra falchi e colombe, Berlusconi ha fatto eleggere un’accolita di traditori, profittatrici, affaristi e dementi”. E nell’elenco il critico mette dentro anche gli avvocati del Cavaliere che lo “fregano. Lo schiacciano su inutili tatticismi alla ricerca del cavillo, impedendo così che la tragedia politica che sta vivendo giganteggi attorno a lui”. Comunque, aggiunge, “il bipolarismo funziona se i due poli si equivalgono, ma il nuovo centrodestra difficilmente andrà oltre al 20%. Briatore ha ragione quando dice che se non c’è Berlusconi lui voterà Renzi. E così faranno molti elettori del centrodestra. Se potesse, anche Berlusconi voterebbe Renzi, perché Renzi è il nuovo Berlusconi. E si alleerà con un partito di centro”. L’eredità, conclude, ”non esiste perchè non è trasferibile, i voti non li puoi mica passare di mano: occorre un certo carisma e a destra non ce l’ha nessuno. Neanche Marina”.