Non accennano a placarsi le polemiche sul congresso del Partito democratico. Il presunto tesseramento gonfiato, infatti, getta una pesante ombra sulle varie assise locali che in queste settimane si stanno svolgendo in tutta Italia. Tanto da spingere, appena qualche giorno fa, uno dei candidati alla segreteria nazionale, Gianni Cuperlo, a chiedere l’immediato stop al tesseramento. Appello che è stato raccolto dal segretario dei democrats Guglielmo Epifani che ha annunciato lo stop al tesseramento da lunedì prossimo, a patto che tutti i candidati siano d’accordo con la decisione. La proposta del segretario è piaciuta a Gianni Cuperlo mentre Pippo Civati l’ha bocciata. “Tardiva e insufficiente. Le irregolarità si sono consumate nelle scorse settimane trentaquattro federazioni su centodiciotto, ovvero quasi una su tre, non hanno fornito dati sul tesseramento e sono da considerare, quindi, irregolari”.
Renzi dà l’ok allo stop – Tramite un post su Facebook, il sindaco di Firenze si dice “d’accordo” su un’eventuale chiusura anticipata del tesseramento, inizialmente osteggiata dal suo staff.
“Quello che decide il segretario Epifani mi sta bene. Punto. Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? Lo blocchino, nessun problema. Accetto le proposte altrui – scrive Renzi – le decisioni altrui, le regole altrui. L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di questioni concrete”.
Che gli scandali degli ultimi giorni sull’esplosione di nuovi iscritti in tante zone d’Italia abbia fatto storcere il naso al sindaco, lo si intuisce dal prosieguo del suo intervento: “Quando abbiamo fatto la Leopolda i giornali, parlando del Pd, elencavano l’entusiasmo e le proposte concrete: idee per il lavoro, il fisco, la cultura. Poi – prosegue Renzi -, grazie a simpatiche intuizioni di alcuni comitati elettorali, siamo piombati nella discussione sulle false tessere, spinti da un irrefrenabile desiderio di tornare a litigare sulle regole e fare la conta, fasulla, sui segretari provinciali. Perché, sì, dai, facciamoci del male: un atteggiamento che in casa Pd conosciamo bene, ma che dall’8 dicembre finalmente cambierà”.
Ciò che non va proprio giù al sindaco è il fatto che molti candidati che a lui fanno riferimento sul territorio siano stati additati, da molti cuperliani, come i più attivi nel fare proseliti al di fuori degli iscritti “storici”.
E dunque Renzi ci tiene a che si torni a parlare di temi reali e concreti: “C’è il 12,6% di disoccupati: un partito serio fa proposte sul lavoro, non passa le giornate a mettere le bandierine sul segretario provinciale di Grosseto o di Lecce. Mi va benissimo qualsiasi decisione prendano Epifani e gli altri candidati. L’importante è che si parli di questioni serie e che l’8 dicembre alle primarie possano votare tutti i cittadini. Chiarito questo, possiamo tornare a fare politica? Grazie”.
Sulla questione interviene anche l’attuale segretario del Pd, Guglielmo Epifani, che si dice disponibile ad una chiusura anticipata del tesseramento purchè ci sia “l’accordo di tutti i candidati” alla segreteria, visto che lo stop comporterebbe un cambiamento in corsa del regolamento.