Caso Priebke sepolto in un carcere

Pubblicato il 7 Novembre 2013 alle 10:47 Autore: Francesco Di Matteo

Caso Priebke, il nazista è stato sepolto in un carcere. Svelato il mistero della salma di Erich Priebke. Il gerarca nazista, corresponsabile della strage delle fosse ardeatine in cui furono uccisi 335 prigionieri italiani in rappresaglia all’attentato di via Rasella, morto a 100 anni lo scorso 11 ottobre è sepolto in un piccolo cimitero di un carcere, la cui ubicazione non è stata ancora rivelata ma comunque in Italia.

La notizia viene data da Ezio Mauro in un editoriale su Repubblica, nel quale racconta di questo piccolo cimitero abbandonato da circa 20 anni, sistemato per accogliere l’ex nazista, sulla cui lapide non c’è nè il nome nè la data. Il rito di sepoltura, comunque, è stato tenuto in assoluto silenzio e in segreto per permettere la sepoltura, “gesto di civiltà doveroso da parte di una democrazia”. Nessun rappresentante delle istituzioni ha partecipato, né della comunità cittadina. La tomba, senza nome, però è dotata un numero di identificazione che sarà quindi consegnato al figlio del defunto Priebke per permettergli di riconoscere la tomba quando a dicembre verrà a visitarla.

erich priebke gerarca nazista

La vicenda di Priebke, quindi, si chiude qui, dopo un “tentativo” di funerale fallito, dopo l’annullamento da parte del prefetto del rito ad Albano Laziale e le proteste, e la fuga del carro funebre in una base militare. Resta in Italia la salma del gerarca nazista, dopo che sia Germania che Argentina hanno rifiutato di prendere la salma.

 

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L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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