La quarta giornata di Europa League qualifica la Fiorentina, alla Lazio manca poco
La quarta giornata di Europa League sorride alle due italiane. La Fiorentina, non senza sofferenza, passa in Romania e si qualifica matematicamente. La Lazio batte l’Apollon ed è già con un piede ai sedicesimi. I viola di Montella si avvicinano alla partita in un clima di festeggiamenti dopo un due a zero rifilato ad Milan sempre più allo sbando e consci di essere in grado di qualificarsi agli ottavi senza troppa fatica. Nulla di più sbagliato: i rumeni del Pandurii ci mettono l’anima per dimostrare di essere ancora in corsa per il secondo posto, attualmente occupato dal Dnipro, e mettono in seria difficoltà la Fiorentina.
La gara ha inizio e tutto sembra procedere secondo i piani di Montella che applica un turnover molto deciso con Munua in porta, Yakovenko e Matos, ormai specializzato negli incontri europei. Il ritmo è blando e, mentre la Fiorentina cerca di dominare il match con il possesso palla, il Pandurii è attento a non offrire varchi per i possibili e letali contropiedi. I rumeni, però, capiscono in fretta che l’atteggiamento difensivo è proprio quello auspicato da Montella, infatti, la viola, intorno alla mezz’ora, riesce a rendersi pericolosa in un paio di occasioni. Arriva il momento della svolta: la formazione allenata da Pustai passa in vantaggio al 32’ con un gol da antologia del calcio: cross di Buleica dalla sinistra, Pereira raccoglie l’assist e, con una mezza rovesciata, trova l’angolino alto della porta difesa da Munua. E’ uno a zero per i rumeni che trovano coraggio e mettono ancora in seria difficoltà la Fiorentina che si salva con Roncaglia.
La ripresa inizia con delle piccole modifiche da parte dell’allenatore viola che manda in campo Borja Valero per aggiungere qualità al reparto offensivo che attacca ma in maniera molto disordinata ed inconcludente. Le cose cambiano nel momento in cui entra Ilicic: Cuadrado torna al proprio ruolo originale e diventa assatanato. Proprio Cuadrado è l’autore del cross che, raccolto da Matos, riporta il pareggio sul campo rumeno. Siamo già al minuto 86 ma la speranza è l’ultima a morire e la Fiorentina si fionda in avanti attaccando in maniera, tutto sommato, ordinata. L’impegno paga sempre e, sul filo del triplice fischio, Borja Valero, sempre imbeccato da Cuadrado, insacca di destro e regala alla Fiorentina i tre punti e la qualificazione aritmetica. La Fiorentina, anche attraverso lo stesso Montella, dimostra di non essere appagata: le ultime due vittorie metteranno in cassaforte il primo posto nel girone ed è l’obbiettivo numero uno!
La Lazio ha la stessa necessità di vincere ma la sensazione che arriva dal campo è che la squadra non riesca ad esprimere la propria voglia sino in fondo. Tutta la squadra tranne Keita; il giocatore, classe ’95, è il più giovane ed anche il migliore in campo nella sfida fra le aquile e i ciprioti dell’Apollon. Anche la Lazio schiera un volto nuovo in porta: è quello di Etrit Berisha, portiere albanese.
Vedere Keita alle prese con il terzino cipriota Stylianou è come vedere Messi alle prese con Constant: un divertimento unico per lo spettatore, un incubo per il malcapitato terzino. Iniziata la partita è subito il senegalese, naturalizzato spagnolo, a prendere in mano le redini del gioco laziale che, senza di lui, sarebbe alquanto apatico. Arriva proprio grazie al baby prodigio il gol del vantaggio laziale: discende e butta la palla in mezzo dove Hamdani sbaglia il rinvio calciando sugli stinchi di Floccari che, fortuitamente, segna e porta in vantaggio la Lazio dopo dieci minuti di gioco.
I padroni di casa continuano a premere e le occasioni piovono. Prima Hernanes dalla lunga distanza fallisce a causa dei pugni di Bruno Vale, poi Floccari, sempre imbeccato da Keita, calcia a lato. Il gol del due a zero arriva da palla inattiva: calcio d’angolo calciato dal giovane laziale e Floccari insacca di testa.
La partita sembra avviarsi verso una conclusione scontata ma la Lazio si complica la vita e, appena due minuti dopo, Papoulis sfrutta un errore difensivo di Cana per accorciare le distanze. La ripresa si apre con i romani che appaiono più svogliati e determinati a difendere il vantaggio senza pensare di poter allungare le distanze e così i ciprioti prendono coraggio e si scaraventano contro la porta difesa, magistralmente, da Berisha. Tutti i tentativi sono vani e così Petkovic ottiene i tre punti che gli permettono di tirare il fiato e di avere già un piede ai sedicesimi di finale. Certo, ai sedicesimi questa Lazio ci può arrivare, forse anche più in là, ma sarà difficile, a meno che non ritrovi l’anima, superare gli ottavi.