Tutto sulla quinta giornata della Serie A di basket.
Giorgio Tesi Group Pistoia – Vanoli Cremona: 65-60
Finalmente Pistoia! In una partita tesa e dalle basse percentuali, i toscani si impongono di squadra su Cremona togliendo quello scomodo zero dalla tabella dei punti in classifica. Cremona dopo essere stata sempre sotto ha riagganciato i padroni di casa, non riuscendo però a dare la zampata finale per portare a casa la vittoria. I padroni di casa, con una difesa fisica e tanti rimbalzi offensivi, hanno avuto così la meglio dando la prima gioia ai loro tifosi. (Johnson 18 punti e 10 rimbalzi, Washington 15 pt; Rich 18 pt e 10 rimbalzi; Jackson 15 pt).
Enel Brindisi – Grissin Bon Reggio Emilia: 72-71
Terza vittoria consecutiva per un’Enel che non vuole più fermarsi. Battuta una buona Reggio, combattiva anche senza il suo play titolare Cinciarini, ma trascinata comunque dall’estro di James White e dalla concretezza di Bell. I rimbalzi offensivi concessi e il grande atletismo messo in campo da Brindisi hanno condannato gli emiliani alla sconfitta. Per i pugliesi buone le prove di Delroy James con 18 pt e di Ron Lewis con 16. 23 pt e 7 rimbalzi per White e 18 pt per Bell.
Granarolo Bologna – EA7 Emporio Armani Milano: 79-71
Una delle grandi classiche del nostro campionato sorride ai padroni di casa che conducono la gara per larghi tratti. Milano a circa 4 minuti dal termine è tornata a -3 prima di prendere il parziale decisivo di 9-1 che di fatto ha chiuso la sfida. Ottima difesa di Bologna, che spinta dagli oltre 7000 tifosi della Unipol Arena non ha lasciato scampo ad una Armani forse un po’ scarica dalle fatiche di Bamberg. (Walsh 15 pt, Ware 11; Langford 20 pt, Samuels 12).
Pallacanestro Cantù – Sidigas Avellino: 74-67
Terza vittoria in campionato per Cantù che al Pianella regola alla distanza una Avellino ancora non pronta per fare il salto di qualità ed essere una delle protagoniste della stagione. Mattatore della serata Joe Ragland che continua la sua crescita a dispetto della sua giovane età. 24 punti e 5 assist per uno dei migliori playmaker del campionato. Per Avellino, che si è sciolta nei momenti decisivi, 19 punti per un ritrovato Taquan Dean e 16 e 7 rimbalzi per Richardson. Da segnalare anche le buone prove di Aradori e Cusin per Cantù.
Sutor Montegranaro – Victoria Libertas Pesaro: 95-90
Il derby marchigiano se lo aggiudica una attenta e vogliosa Montegranaro. L’alternanza di difese di Pesaro non è bastata a confondere le idee ai padroni di casa. Troppi i 95 punti subiti per una squadra che comunque, oltre ai problemi societari, ha anche un roster piuttosto corto. Solida invece la Sutor, che con pochi palloni persi e una buona intensità è riuscita ad avere la meglio su una pur sempre combattiva “Vuelle”. (Collins 25 pt, Josh Mayo 21 pt; Musso 17 pt, Young 16 pt).
Pasta Reggia Caserta – Acea Roma: 63-68
Una autoritaria Acea Roma espugna il difficile campo di Caserta. Con una difesa aggressiva ed una gestione ordinata, pur perdendo troppi palloni e concedendo tanto a rimbalzo, Roma ha vinto con merito una sfida molto complessa. L’atletismo dei padroni di casa non è bastato, complice anche l’espulsione di Mordente ed il quinto fallo di Hannah che, uniti a percentuali tutt’altro che buone, hanno condannato i casertani. (Brooks e Hannah 13 punti; Jones 20 pt, Baron 15).
Banco di Sardegna Sassari – Cimberio Varese: 105-74
Monologo Sassari! Troppo brutta per essere vera questa Varese che si è lasciata travolgere e surclassare da un Banco di Sardegna più concreto che mai. I parziali dei singoli quarti dicono tutto su questa partita: 28-16, 54-35, 74-48 e 105-74. Protagonista indiscusso uno stratosferico Caleb Green da 45 punti!! 10/11 da due, 4/7 da tre, 13/14 ai liberi per 46 di valutazione! Buona partita anche per i cugini Diener e Omar Thomas. Per Varese 15 di De Nicolao e Ere. Terza vittoria di fila in casa per i sardi che fra le mura amiche hanno dimostrato ancora una volta di avere una pelle diversa rispetto alle partite altalenanti giocate in trasferta.
Montepaschi Siena – Umana Venezia: 69-54
In Europa non ingrana, mentre in Italia domina. Questa è Siena fino ad oggi. E contro Venezia non è andata diversamente. Trascinata da un Josh Carter sempre più collante per i toscani, Siena ha indirizzato fin da subito il match chiudendo il primo quarto già sul 22-7. Mantenendo per quasi tutta la partita almeno 15 punti di margine, il secondo tempo è stato poco più che una formalità. Una Venezia, fin qui forse la delusione più evidente del campionato, più brutta di così era difficile da vedere: palle perse a ripetizione, difesa molle a dir poco, gioco assente ed una svogliatezza che hanno costretto coach Mazzon a togliere anzitempo le due stelle Smith e Taylor oggi non pervenuti e quasi irritanti. In settimana potrebbero esserci delle sorprese in casa veneziana. Per Siena invece, una buona iniezione di fiducia in vista dell’Eurolega. (Carter 21 punti, Cournooh 10 pt; Giachetti 13 pt, Rosselli 9).