Cuperlo: “Crisafulli? No a lotta politica su biografie”
L’elezione di Vladimiro Crisafulli a segretario provinciale del Pd di Enna aveva generato polemiche che hanno avuto riflesso nel percorso congressuale del Pd. A sollevare il caso erano stati anche i competitori di Gianni Cuperlo alla segreteria del Partito Democratico, visto che Crisafulli – già escluso dalle candidature al Parlamento alla fine del 2012 per “tutelare l’immagine e l’onorabilità” del Pd – l’8 dicembre sosterrà proprio Cuperlo.
Sulla questione, però, è intervenuto proprio lui: “Io ho già detto che credo che dobbiamo lavorare a un rinnovamento profondo; su Crisafulli candidato alla segreteria provinciale di Enna io non avrei compiuto quella scelta, però vorrei cominciassimo di nuovo a distinguere tra le vicende e a non usare le biografie delle persone come arma di lotta politica“.
Cuperlo insomma non difende Crisafulli, ma polemiche non ne vuole: “Io proverò a continuare a raccontare la nostra idea del Pd e dell’Italia e non mi metterò in una polemica che rinfaccia agli altri il sostegno di questo o quello. Non si può ridurre tutto a un rimbrottarsi reciproco nella logica di chi è più vecchio e più nuovo”.
Sul caso di Enna “suggerirei di andare a vedere quali sono stati i rapporti e i consensi nelle ultime tornate congressuali. Crisafulli – nota il maggiore competitor di Renzi – è stato un parlamentare del Pd, è un uomo che ha una sua biografia. Per quanto riguarda la sua vicenda giudiziaria è stato rinviato a giudizio per un colloquio che avrebbe avuto con un esponente della criminalità, indagine archiviata perché l’incontro è stato del tutto fortuito e gli stessi magistrati hanno riconosciuto che c’è stata una pura casualità”.
Crisafulli: “A Cuperlo porto l’85% dei consensi”
Lunedì 11 Novembre nel corso dell’ultima puntata di KlausCondicio Vladimiro Crisafulli, sul congresso del Pd, ha dichiarato: “Io ho fatto una scelta politica, io non sono d’accordo per un partito effimero, io non sono d’accordo per un partito che non c’è. Io voglio le strutture, voglio le sedi, voglio poter dire che lascio ai miei figli l’eredità di un’idea per la quale ho combattuto per tutta la vita, io non sono uno che non si capisce se è di destra o di sinistra, io sono uno di sinistra e ho lavorato tutta la vita per questi valori. Pensare che tutto sia intercambiabile è francamente triste”.
E sul suo sostegno a Cuperlo, tiene a sottolineare il peso del suo endorsement: “Il consenso che porto è sicuramente importante. Nelle mie zone i renziani non vanno oltre il 15-18%”.