Rischio estinzione elefanti. Avorio: elefanti africani di nuovo a rischio estinzione.
La domanda cresce e immediatamente il mercato si adegua. La domanda è quella di avorio e il mercato è quello illegale che ruota attorno a questo materiale prezioso il cui commercio ha messo nuovamente a rischio estinzione gli elefanti.
I dati sono realmente preoccupanti: quasi cento esemplari vengono uccisi ogni giorno in Africa per rispondere a richieste sempre più pressanti e consistenti che vengono dall’Africa. Secondo stime realizzate negli Stati Uniti il commercio mondiale di avorio è arrivato a fatturare dieci miliardi di dollari all’anno. In sostanza tra i traffici illegali è secondo solo a quello di droga e di esseri umani.
Questi dati impressionanti sono stati diffusi dagli Stati Uniti che in questi giorni realizzeranno una operazione di contenuto e anche mediatica clamorosa: davanti a telecamere, ospiti stranieri, funzionari, ambasciatori dei paesi che si vogliono sensibilizzare, verranno distrutte sei tonnellate di avorio custodite in un magazzino alla periferia di Denver.
Si tratta di materiale sequestrato alle frontiere, in procinto di entrare illegalmente nel paese, oppure pronto per la vendita in veri e propri mercati clandestini, oppure pronto per essere di nuovo esportato verso paesi dell’Asia che sono, come abbiamo detto, i grandi richiedenti di questo materiale.
Le sei tonnellate che verranno distrutte costituiscono i sequestri realizzati negli ultimi venticinque anni negli Stati Uniti e hanno le forme più disparate: tavoli, monili, statuette, polvere, gioielli.
Sei tonnellate in venticinque anni. Per capire di che quantità si tratta e, di conseguenza, l’entità di questo business mondiale, bisogna tenere conto che in Cina, in solo una settimana, vengono sequestrate il doppio delle tonnellate che verranno distrutte negli Stati Uniti in questi giorni. La settimana scorsa, solo nella città di Xiamen, sono state trovate oltre tre tonnellate di avorio in forma grezza, cioè in zanne intere o a pezzi, per un valore stimato sul mercato nero di 603 milioni di yuan, pari a quasi cento milioni di dollari