A proposito della riforma della legge elettorale, l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, ha dichiarato: “Abbiamo proposto un sistema diverso, lo spagnolo-elvetico, un proporzionale con liste piccole e il conteggio dei voti col metodo D’Hondt alla Camera e quello belga al Senato”. Quando si dice la chiarezza.
Un’uscita di questo tipo obbliga alla dietrologia: i cinquestelle vorranno davvero cambiare la legge elettorale? Vuoi vedere che il tanto vituperato (a parole) Porcellum in realtà fa comodo anche a Grillo e Casaleggio, che così possono continuare ad avere mano libera nella composizione delle liste elettorali?
A chi obietta che lo scorso maggio il Movimento 5 Stelle il proprio contributo a cambiare la legge elettorale l’ha dato, votando la mozione Giachetti per il ritorno al Mattarellum, più di un malizioso potrebbe rispondere che la mossa dei grillini era interessata: sostenere Giachetti solo all’ultimo minuto, quando già era certo il voto contrario del Pd al Senato.
Una strategia sottile quindi: votare contro il Porcellum per mantenerlo. Chissà. Quel che è certo è che progetti di riforma come questi a tutto mirano tranne che a liberarci dalla porcata di Calderoli.