I tabulati delle conversazioni tra il ministro della Giustizia Cancellieri e la famiglia Ligresti non confermano quanto dichiarato dalla Cancellieri in Parlamento. La frequenza e la tempistica delle telefonate tra la famiglia del ministro (oltre ad Annamaria Cancellieri anche suo marito) e i Ligresti, raccontano di un rapporto continuo, che dal giorno dell’arresto della famiglia Ligresti si infittisce. Tra il 17 luglio e il 21 agosto per tre volte il ministro della Giustizia chiama i familiari degli amici sotto inchiesta. E tra il 17 luglio e la prima settimana di agosto, nella fase decisiva per decidere sulla permanenza in carcere di Giulia Ligresti, Sebastiano Peluso, il marito del ministro Cancellieri, chiama per ben sei volte lo zio di Giulia, Antonino.
Dall’analisi dei dati che avverrà nei prossimi giorni si capirà se e in quante occasioni alle telefonate tra Sebastiano Peluso e Antonino Ligresti è seguita immediatamente una chiamata tra il marito del ministro e gli uffici della moglie. “Chiaro è però che la tesi della telefonata di solidarietà umana verso una famiglia di vecchi amici caduta in disgrazia, non regge più. La solidarietà si dà una volta, non nove in un mese, due alla settimana” scrive Repubblica. E per continuare a sorreggerla è stato necessario ricorrere a mezze verità destinate, molto probabilmente, ad essere smentite dai fatti.
Cancellieri “Non ho mentito” – In una lettera scritta di suo pugno, il ministro Cancellieri ribadisce ancora una volta di “non aver mentito” sul caso Ligresti. “Nessuna interferenza vi è stata rispetto alla vicenda processuale dei Ligresti da parte mia, credo di averlo spiegato in modo chiaro e ripetuto. Ora si ipotizza che l’avrebbe fatto mio marito soltanto perché si trova in tabulato la traccia di alcune conversazioni. Rifiuto qualunque sospetto – si conclude la lettera – sulla correttezza del mio operato e sul rispetto delle regole come cittadina e come Ministro”.
Pd “Valuteremo, dimissioni non si chiedono” – Sono in molti nel Pd a chiedere le dimissioni del Guardasigilli. A Matteo Renzi, che più volte ha chiesto alla Cancellieri di fare un passo indietro trovando però sulla sua strada Enrico Letta, si aggiunge Cuperlo. “Io penso che, alla luce di quello che sta accadendo, sia utile che il ministro stesso con il presidente del Consiglio verifichi se ci sono ancora le condizioni per andare avanti con serenità nel suo ruolo di Guardasigilli. Ribadisco che non è in discussione lo spirito di servizio del ministro Cancellieri, ma credo sia opportuno, alla luce di questa vicenda molto delicata, che il ministro, insieme con il presidente del Consiglio, compiano una valutazione molto serena della situazione”. Intanto i gruppi del Pd si riuniranno martedì alla Camera per decidere la posizione che il partito dovrà assumere nella vicenda dopo i nuovi sviluppi e le nuove intercettazioni.
Giulia Ligresti “dispiaciuta per Cancellieri e azionisti Fonsai – “Giulia Ligresti rispondendo alle domande di Bruno Vespa parlando del carcere ha detto di aver vissuto “un’esperienza durissima ma umanamente molto forte. Ho conosciuto persone meravigliose volontari, detenute…”. A proposito dei guai in cui è finita il ministro Annamaria Cancellieri, la Ligresti spiega: “Mi dispiace moltissimo. Che persone che in qualche modo mi sono state vicine e hanno cercato di aiutarmi in momenti di grandissima difficoltà abbiano avuto dei guai, mi è davvero dispiaciuto. Ripeto: in alcuni momenti ho pensato che non valesse la pena di resistere”. Ligresti si dice infine dispiaciuta per i danni subiti dagli azionisti di Fonsai: “Ma anche noi siamo azionisti e l’importante aumento di capitale del 2011 ha danneggiato tutti”.