Non solo Trump versus Biden: negli USA c’è un’altra sfida che sta tenendo banco nel dibattito politico statunitense ed è quella tra la Dem Kamala Harris e il VP uscente Mike Pence, entrambi candidati alla Vicepresidenza degli Stati Uniti.
Ma perché anche questa “sfida nella sfida” è così importante? Andiamo ad analizzare quali sono le funzioni svolte dal VP e quali poteri e responsabilità derivano da essi.
Le funzioni del Vicepresidente
Il mandato del Vicepresidente degli Stati Uniti d’America dura 4 anni ed è congiunto a quello del Presidente, di cui è primo successore in caso di sopraggiunta incapacità, morte, dimissioni o rimozione dall’incarico in seguito a condanna per impeachment.
Il Vicepresidente presiede il Senato e ha diritto di voto in caso di parità del voto espresso dai senatori; è inoltre compito del Vicepresidente uscente, al termine del suo mandato, presiedere la seduta del Congresso in cui viene convalidata l’elezione del nuovo Presidente e del suo Vice.
In qualità di Vicepresidente, egli svolge le funzioni del Presidente in caso quest’ultimo sia impossibilitato a farlo personalmente, sia occasionalmente che, previa delega, per un periodo di tempo più lungo in caso di limitata indisponibilità del Presidente stesso.
I requisiti per diventare Vicepresidente
In quanto possibile sostituto del Presidente in caso di sua dipartita o indisponibilità a tempo indeterminato, il VP deve possedere gli stessi requisiti necessari al Presidente per essere eletto, ovvero essere cittadino statunitense dalla nascita, avere almeno 35 anni d’età ed essere stato residente negli USA per almeno 14 anni; inoltre, in caso di subentro del Vice al Presidente per un periodo superiore a 2 anni, il VP potrà essere successivamente eletto Presidente soltanto per un mandato.
Uno dei principali esempi di VP subentrato con queste modalità al Presidente è Lyndon B. Johnson, subentrato a John Fitgerald Kennedy nel 1963 in seguito all’assassinio di JFK: Johnson portò a termine il mandato iniziato da Kennedy nel 1961 fino al 1965, conservando la carica di Presidente nell’unico mandato concessogli fino al 1969 grazie alla propria vittoria nella successiva tornata elettorale.
Il Vicepresidente, a differenza del Presidente, non è soggetto al limite dei due mandati consecutivi per la carica di Vice e può dunque svolgere il proprio incarico per un numero non definito di mandati consecutivi, previa vittoria del suo Partito nelle varie tornate elettorali in questione.
Cosa succede in caso di indisponibilità del VP?
Dal 1967, attraverso il 25° emendamento, in caso la carica di Vicepresidente resti vacante a causa di un’indisponibilità del VP stesso, il Presidente è tenuto a nominare un nuovo Vice, la cui nomina deve però essere convalidata da entrambe le Camere che compongono il Congresso.
Il prossimo VP
Come anticipato all’inizio di quest’articolo, parallelamente alla sfida Biden – Trump sono “in lotta” anche i loro rispettivi candidati Vice, ovvero Kamala Harris e l’uscente Mike Pence.
In questo specifico contesto la candidatura della Harris, in precedenza presentatasi alle primarie del Partito Democratico salvo poi ritirarsi, ha attirato su di sé molta attenzione: sono in molti, infatti, a considerare la Harris un personaggio più carismatico rispetto non soltanto al proprio avversario ma anche allo stesso Joe Biden.
Inoltre, considerata l’età dei contendenti alla Casa Bianca (74 anni Trump, quasi 78 Biden), non appare improbabile che il candidato VP eletto in concerto con il prossimo Presidente il 3 novembre possa assumere un ruolo politicamente ancora più rilevante in caso di defezione (ci si augura temporanea) dell’uomo più potente degli USA.