Sondaggio Ixè per Agorà: si avvicinano le primarie e Renzi inizia a perdere punti
15/11/2013 – Il sondaggio che l’istituto Ixè diretto da Roberto Weber ha condotto per Agorà valuta la situazione di PD e PDL, oltre che la fiducia nei leader e quella nel Governo.
A meno di tre settimane dalle primarie che eleggeranno il nuovo segretario del PD, sembra che la partecipazione sarà decisamente inferiore rispetto alle ultime primarie che avevano eletto Bersani: secondo Ixè, oggi 2 milioni di Italiani andrebbero a votare l’8 Dicembre, e il vincitore sarebbe Matteo Renzi con il 53% dei voti. Il consenso al sindaco di Firenze è però in calo, dato che i sondaggi degli ultimi mesi lo avevano sempre dato oltre il 60 ma anche il 70%, mentre in questa rilevazione vediamo una leggera avanzata di Cuperlo che ottiene il 18%, con Civati all’11% e Pittella fermo al 2%. Non è trascurabile però nemmeno il 16% che non sa chi votare: in uno scenario che andrà probabilmente a modificarsi nei prossimi giorni di avvicinamento alle primarie in cui si intensificherà la campagna elettorale, il 16% può davvero fare la differenza.
Il Consiglio Nazionale del PDL è invece molto più vicino: domani si terrà l’incontro tra i dirigenti del Partito, anche se su tutto regna ancora un clima di forte incertezza. Molti esponenti non sanno se parteciperanno o meno al congresso, e lo scontro nell’aria tra i cosiddetti falchi e colombe mina l’atmosfera di quello che dovrebbe essere il passaggio trionfale a Forza Italia. Intanto, gli elettori stanno più con Berlusconi che con Alfano: il 55% dell’elettorato PDL dà ragione ai Falchi (Bondi, Santanchè & Co.) fedelissimi al Cavaliere, mentre sono molti meno (24%) gli elettori che stanno con le Colombe guidate da Alfano. C’è poi un 18% che, pur essendo elettore del PDL, non è d’accordo con nessuno dei due fronti, oltre ad un 3% che non sa con chi stare.
Il sondaggio rileva poi un ulteriore calo della fiducia nel Governo: solo il 22% degli Italiani oggi sta dalla parte dell’esecutivo, un dato che era di 6 punti più alto solo due settimane fa, e di 9 punti superiore se si va indietro di un mese. La legge di stabilità ed il caso Cancellieri (che sembra oggi riaprirsi) non hanno quindi fatto bene al Governo Letta ma nemmeno allo stesso premier: in quest’ultima rilevazione, la fiducia in Enrico Letta scende di due punti al 40%, superato sia da Renzi che da Napolitano al 49%. Grillo sta invece rapidamente riguadagnando la fiducia degli Italiani e sale oggi al 29% superando Alfano al 26% e Vendola al 20%, mentre Maroni, Berlusconi, Monti ed Epifani sono appaiati tra il 19 ed il 16%.