Roma: Marino favorevole alle adozioni gay
Che fosse favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso lo si sapeva già, come si sapeva del registro delle unioni civili che a breve dovrebbe essere votato in Campidoglio. Quel che c’è di nuovo è che il sindaco di Roma Ignazio Marino dice di non essere contrario all’idea di permettere l’adozione alle coppie omosessuali. Un’apertura che non piace per niente all’ex primo cittadino Gianni Alemanno.
Ieri pomeriggio, nel corso di un’intervista con Repubblica tv, il primo cittadino della Capitale ha ribadito che “a Roma avremo il registro delle unioni civili”. La delibera porta le firme di esponenti del Pd, di Sel, della Lista Civica Marino, del Movimento 5 Stelle e del Centro Democratico. Il sindaco ha dichiarato che il registro delle unioni civili verrà votato subito dopo il bilancio.
“Molti a sinistra hanno paura della parola matrimonio, a me non fa per niente paura” ha spiegato Marino: “se due persone si amano si sposano, non vedo quale sia il problema”.
“L’Italia è terribilmente indietro sulla questione dei diritti delle persone” ha aggiunto.
Fin qui nulla di nuovo. La posizione dell’ex chirurgo sull’argomento è nota da tempo e lui non ne ha mai fatto mistero. La novità è che Marino fa un salto in avanti e parla di adozioni.
“Se l’adozione viene fatta nell’interesse primario della bimba o del bimbo, perché quello è l’interesse che va protetto non quello della coppia, io non sono contrario”. Ammette il sindaco che a questa conclusione ci è arrivato con il tempo (ha raccontato di aver cambiato idea nel corso degli anni, dopo aver conosciuto all’estero famiglie con genitori dello stesso sesso) e ricorda che in ogni caso “non dipende da me, ma dal Parlamento nazionale”.
Poche parole ma sufficienti a scatenare la reazione dell’ex sindaco Gianni Alemanno. “Mi domando perché un Sindaco che dovrebbe rappresentare tutti i romani si vada a infilare in questioni controverse e laceranti come i matrimoni tra omosessuali e addirittura le adozioni di bambini da parte di queste coppie” ha dichiarato Alemanno, secondo il quale, mancando a Marino gli strumenti per consentire alle coppie omosessuali di adottare un figlio, siamo di fronte “a una pura provocazione in omaggio al pensiero unico progressista”.
Alemanno invita l’attuale sindaco della Capitale a desistere anche dal portare in Aula la delibera sulle unioni civili, provvedimento che a suo parere avrebbe tra l’altro ben pochi effetti pratici.
E aggiunge: “Non capisco perché proprio Roma, Capitale del Cristianesimo, debba essere l’ennesima cavia di queste sperimentazioni progressiste che hanno come unico effetto quello di creare famiglie di serie A e di serie B, senza nulla aggiungere o togliere ai diritti individuali delle persone e al riconoscimento giuridico delle loro sfere affettive”.
Esultano invece le associazioni che lottano per la difesa dei diritti civili delle persone LGBT: “siamo felici che laicità, modernità e buon senso tornino ad essere elementi centrali nell’attività politica del Comune di Roma in materia di diritti delle persone e delle famiglie gay, lesbiche, bisessuali e trans”, ha dichiarato Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.