Ballarò minuto per minuto 8/11/2011 [diretta]
[ad]23.16 Per Letta le ricette della destra sono sbagliate a prescindere mentre per l’Annunziata se si voterà a gennaio il candidato premier sarà Berlusconi. E considerando che si voterà con questa legge elettorale sarà una bella fregatura. Poletti incomincia a parlare mentre scorrano i titoli di coda.
23.10 Letta anziché infervorarsi per la contingenza e per i dati positivi dell’Ipsos continua a porsi come l’uomo dei contenuti, sulla falsariga dell’atteggiamento del centrosinistra in Parlamento dopo la votazione di oggi. E Bondi afferma che se Berlusconi sarà il premier non lo deciderà il partito, ma Berlusconi stesso. Del resto nel PdL i due livello coincidono. “Sono talmente legato umanamente a Berlusconi che le mie opinioni non sono attendibili”. Dà ragione all’Annunziata e Letta annuisce alle frasi di Bondi. Strana puntata. Ma forse son tutti stanchi.
23.05 E chi sarò il prossimo premier? Al 10% Monti. E chi voterebbero gli italiani? Pd al 26,7%, PdL al 25,3, Lega 9,2, Idv 8,7 e SeL 8,6, Udc 7,1, Fli 4,2, Cinque Stelle 4,2%. Il centrosinistra da solo si attesta al 47.3. Allargata al centro si attesterebbe al 59%.
23.01 Ora, dopo il servizio sulla realtà ellenica, tocca ai sondaggi di Pagnoncelli: per il 68% degli intervistati se ne deve andare a casa.
Ovviamente il tutto prima della giornata di oggi. Tanto che per il 27% degli intervistati durerà ancora per un anno. Se è cascato l’esecutivo è perché la perdita di credibilità personale si è fatta molto sentire (38%). E il sollievo pervade i cittadini.
22.55 Riparte il programma e si giunge in Grecia: persone anziane affermano “Papandreu? Finito!”. Il paese sembra veramente allo stremo, e si mostra un intervista ad un tale Dimitris che pare abbia la delega “alle isole” per il Pasok. Un incarico che dovrebbe essere bellissimo!
22.48 La Annunziata tra l’altro evidenzia che votare con questa legge elettorale equivale a non votare. E giustamente Floris evidenzia che non è un caso che i governo Prodi e Berlusconi siano caduti proprio per motivi analoghi. E a causa della composizione parlamentare che ha disegnato il Procellum. Ora un po’ di pubblicità.
22.43 Lucia Annunziata, quanto mai sottovalutata, continua a parlare del Fondo Monetario dopo che è stata pubblicata un’interessante tabella sui contributi che l’organismo nato dagli accordi di Bretton Woods ha dovuto erogare nei confronti dei vari paesi.
Nota di colore: Giovanni Floris questa settimana fa ritorno al gessato, di colore blu, sotto al quale indossa una camicia azzurra con pallini arancioni. Enrico Letta presenta una giacca nera, con sotto una camicia a righe bianco-azzurre ed una cravatta blu con decorazioni in giallo, mentre Sandro Bondi, se ce lo immaginavamo vestito a lutto, viste le notizie presenta una giacca blu, una camicia azzurra ed una cravatta blu con decorazioni bianche. Lucia Annunziata presenta un look all black, mentre Mario Sechiindossa una giacca blu con sotto una camicia a righe bianche e rosa ed una cravatta blu con decorazioni azzurre e rosa. Paolo Leon, invece, alla sua seconda presenza in questa stagione di “Ballarò”, conferma un look simile a quello della volta scorsa, indossando una giacca nera, una camicia bianca ed una cravatta a strisce diagonali grigio-nere. Giuliano Poletti indossa invece una giacca nera ed una cravatta nera su camicia bianca, mentre Ferruccio De Bortoli indossa una giacca blu, una camicia bianca a quadretti azzurri ed una cravatta rossa.
Mentre si discorre dell’universo mondo, e di nuovi equilibri sistemici, pubblichiamo la nostra nota di colore!
22.36 Sembra un film di Frank Capra: “Io credo nei miei titoli di stato” afferma De Bortoli cercando di emulare gli strani sentimenti dell’italiano medio in questa congiuntura socio-economica. E poi Leon cita l’Fmi e il ponte di Messina. Sorprendentemente a tratti pare una puntata fiacca. Ma del resto sono ospiti due mostri di pacatezza come Letta Enrico e Bondi Sandro.
22.31 Il servizio continua con la conferenza stampa Berlusconi-Tremonti a Cannes e con un intervento di Tremonti a Taormina in cui racconta la sua storiella preferita assieme a quella del robotino che sconfigge i mostri nel videogame ma rispuntano altri mostri sempre più grande: quella di Luigi XVI° che non comprenda la sottile differenza tra rivoluzione e rivolta.
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