Ballarò minuto per minuto 8/11/2011 [diretta]

Amici della grande politica, bentornati ad una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto!”.

Come perdere la strepitosa puntata di stasera? Dopo la lunga giornata di oggi lo studio del programma condotto da Giovanni Floris darà vita ad una puntata destinata a rimanere negli annali della seconda Repubblica!

Le annunciate dimissioni di Berlusconi, una volta approvata la legge di stabilità, e la “quota 308” ottenuta dalla maggioranza alla Camera saranno i temi principali di questa sera.

[ad]E come saranno composti gli schieramenti in campo? Ovviamente non sono escluse sorprese, questa sera. Ma la formazione annunciate prevede il segretario del PdL Angelino Alfano e il vicesegretario del Pd Enrico Letta come fantasisti. Chiudono il quadro Lucia Annunziata per la stampa, Giuliano Poletti della Lega Coop e Ferrucio De Bortoli del Corriere della Sera e il direttore de Il Tempo Mario Sechi.

Questa sera sono previsti i sondaggi di Nando Pagnoncelli.

E oggi sarà una giornata ideale per la copertina satirica di Maurizio Crozza!

Mica vi perderete proprio la puntata di stasera?

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E ora è il momento della nostra pagella! La giornata di oggi è stata, per dirla come Ettore Scola, “Una giornata particolare”, per le ragioni che sono note. Questo ha influenzato seriamente la performance di tutti gli ospiti di “Ballarò”, che sono stati tutti bilanciati, sottotono, senza eccedere né positivamente né negativamente. Per questa occasione, dunque, forse contenteremo gli amanti delle pagelle, ma renderemo molto felici gli ex sessantottini, e mettiamo un sei politico a tutti gli ospiti della puntata di “Ballarò” di oggi.

23.20 Per Sechi le elezioni a gennaio saranno più aperte di quel che si pensa.Mentre per De Bortoli bisogna trovare la forza di reagire. Un reagire che spinge immediatamente Floris a salutare tutti e a partire col suo alè!

La puntata finisce, cosi come una lunga giornata della politica italiana. Che forse entrerà nella storia della seconda Repubblica. Chissà il futuro cosa ci riserverà. E quali nuove giornate epiche vivremo.

Dopotutto, domani è un altro giorno.

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[ad]23.16 Per Letta le ricette della destra sono sbagliate a prescindere mentre per l’Annunziata se si voterà a gennaio il candidato premier sarà Berlusconi. E considerando che si voterà con questa legge elettorale sarà una bella fregatura. Poletti incomincia a parlare mentre scorrano i titoli di coda.

23.10 Letta anziché infervorarsi per la contingenza e per i dati positivi dell’Ipsos continua a porsi come l’uomo dei contenuti, sulla falsariga dell’atteggiamento del centrosinistra in Parlamento dopo la votazione di oggi. E Bondi afferma che se Berlusconi sarà il premier non lo deciderà il partito, ma Berlusconi stesso. Del resto nel PdL i due livello coincidono. “Sono talmente legato umanamente a Berlusconi che le mie opinioni non sono attendibili”. Dà ragione all’Annunziata e Letta annuisce alle frasi di Bondi. Strana puntata. Ma forse son tutti stanchi.

23.05 E chi sarò il prossimo premier? Al 10% Monti. E chi voterebbero gli italiani? Pd al 26,7%, PdL al 25,3, Lega 9,2, Idv 8,7 e SeL 8,6, Udc 7,1, Fli 4,2, Cinque Stelle 4,2%. Il centrosinistra da solo si attesta al 47.3. Allargata al centro si attesterebbe al 59%.

23.01 Ora, dopo il servizio sulla realtà ellenica, tocca ai sondaggi di Pagnoncelli: per il 68% degli intervistati se ne deve andare a casa.

Ovviamente il tutto prima della giornata di oggi. Tanto che per il 27% degli intervistati durerà ancora per un anno. Se è cascato l’esecutivo è perché la perdita di credibilità personale si è fatta molto sentire (38%). E il sollievo pervade i cittadini.

22.55 Riparte il programma e si giunge in Grecia: persone anziane affermano “Papandreu? Finito!”. Il paese sembra veramente allo stremo, e si mostra un intervista ad un tale Dimitris che pare abbia la delega “alle isole” per il Pasok. Un incarico che dovrebbe essere bellissimo!

22.48 La Annunziata tra l’altro evidenzia che votare con questa legge elettorale equivale a non votare. E giustamente Floris evidenzia che non è un caso che i governo Prodi e Berlusconi siano caduti proprio per motivi analoghi. E a causa della composizione parlamentare che ha disegnato il Procellum. Ora un po’ di pubblicità.

22.43 Lucia Annunziata, quanto mai sottovalutata, continua a parlare del Fondo Monetario dopo che è stata pubblicata un’interessante tabella sui contributi che l’organismo nato dagli accordi di Bretton Woods ha dovuto erogare nei confronti dei vari paesi.

Nota di colore: Giovanni Floris questa settimana fa ritorno al gessato, di colore blu, sotto al quale indossa una camicia azzurra con pallini arancioni. Enrico Letta presenta una giacca nera, con sotto una camicia a righe bianco-azzurre ed una cravatta blu con decorazioni in giallo, mentre Sandro Bondi, se ce lo immaginavamo vestito a lutto, viste le notizie presenta una giacca blu, una camicia azzurra ed una cravatta blu con decorazioni bianche. Lucia Annunziata presenta un look all black, mentre Mario Sechiindossa una giacca blu con sotto una camicia a righe bianche e rosa ed una cravatta blu con decorazioni azzurre e rosa. Paolo Leon, invece, alla sua seconda presenza in questa stagione di “Ballarò”, conferma un look simile a quello della volta scorsa, indossando una giacca nera, una camicia bianca ed una cravatta a strisce diagonali grigio-nere. Giuliano Poletti indossa invece una giacca nera ed una cravatta nera su camicia bianca, mentre Ferruccio De Bortoli indossa una giacca blu, una camicia bianca a quadretti azzurri ed una cravatta rossa.

Mentre si discorre dell’universo mondo, e di nuovi equilibri sistemici, pubblichiamo la nostra nota di colore!

22.36 Sembra un film di Frank Capra: “Io credo nei miei titoli di stato” afferma De Bortoli cercando di emulare gli strani sentimenti dell’italiano medio in questa congiuntura socio-economica. E poi Leon cita l’Fmi e il ponte di Messina. Sorprendentemente a tratti pare una puntata fiacca. Ma del resto sono ospiti due mostri di pacatezza come Letta Enrico e Bondi Sandro.

22.31 Il servizio continua con la conferenza stampa Berlusconi-Tremonti a Cannes e con un intervento di Tremonti a Taormina in cui racconta la sua storiella preferita assieme a quella del robotino che sconfigge i mostri nel videogame ma rispuntano altri mostri sempre più grande: quella di Luigi XVI° che non comprenda la sottile differenza tra rivoluzione e rivolta.

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22.26 Puntata pacatissima oggi: la quiete dopo la tempesta? Siamo nella fase contenutistica in cui si parla dei classici temi di Ballarò, come le pensioni, l’economia e l’industria. E’ come se il tutto si fosse calmato per lasciare spazio agli intenti del futuro. Parte dunque una serie di cartelli con singole proposte economiche e con la posizione dei singoli partiti rappresentati in Parlamento punto per punto.

22.23 Ma ora è il turno, dopo oltre un’ora di trasmissione, a Giuliano Poletti che parla di tutto tranne che della crisi di governo. Insomma: parla di politica. Evidenzia le urgenze per il mondo cooperativo. Bisogna puntare su crescita e risanamento al tempo stesso. Ricetta Rehn.

22.14 Ora tocca a Letta che si deve riprendere dalla torrenziali argomentazioni di Sechi che ha escluso, non sbagliando nel ragionamento, qualsiasi ipotesi di governo tecnico sostenuto da tutti i poli. Letta allora punta sulle contraddizioni del centrodestra e sul sistema bancario costretto a tremare da questa situazione. Si passa al tecnicismo meno sloganistico.

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22.09 Finisce il servizio e Mario Sechi ci garantisce ciò che volevamo sapere da oltre un’ora: le dimissioni di Berlusconi sono sicure, un secondo dopo la legge di stabilità. Poi cita cifre, forse vuole metterla in caciara. E mostra una pignoleria nelle cifre degne del miglior Enrico Cisnetto. Poi parla di agenzie di “raaating”. E qui più che a Cisnetto si pensa a Silvano Moffa.

22.04 Dopo la pubblicità riparte il programma con Floris che cita la lettera di Olli Rehn all’Italia. Mostra dunque un grafico con le richieste di Bruxelles. E poi parte un servizio sul G20 di Cannes. Con Poggi che chiede “si sente alla fine della sua esperienza di governo?”. E Berlusconi che risponde a tono, dimostrando di essere sì in forma. Ma fino ad un certo punto. E del resto girano le immagini di lui isolato al G20. Solo il ministro degli affari esteri francese Juppè ha voglia di consolarlo dalla solitudine. Del resto come sottofondo c’è Libertango di Astor Piazzolla.

21.51 Lucia Annunziata elogia il “valente economista” l’ex salviano Leon (si sarà dimenticata del suo nome) e parla dell’Asino che scalcia. Ovvio riferimento ai Democratici di Prodi del 1999.

Poi parte un video sul berlusconismo e si parte dal 24 gennaio 1994 al suo primo governo con Maroni agli interni e Tremonti alle finanze (perché non hanno citato Berlinguer?). Poi altri video commoventi tra la campagna adesioni di Forza Italia nel 1999 e la vittoria del 2001.

Per non parlare poi dell’attacco a Bossi nel 1994 con Maroni, allora considerato esponente della lealista Lega Italiana Federalista. Poi altre chicche, ma un errore madornale: il discorso del predellino non avvenne il 18 luglio 2007, ma il 18 novembre!

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21.47 “Se Berlusconi avesse seguito l’esempio di Zapatero, oggi lo spread non sarebbe a quota 500”. E dunque la parola passa a Leon, che vinse anche la palma di migliore in campo nella nostra prima puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”. Il sosia di sir Alex Ferguson analizza brevemente la situazione economia e lancia frecciatine all’indirizzo di Palazzo Grazioli.

Lucia Annunziata invece evidenzia come le “dimissioni promesse” siano anomale. E poi in questa legge di stabilità ci sarà quel famoso maxi-emendamento che dovrebbe essere stato approvato tempo fa. Ma Berlusconi oggi, ma solo oggi, almeno si è comportato da uomo di stato.

21.42 Dopo un breve battibecco Letta-Bondi interviene De Bortoli in collegamento da via Solferino: Napolitano ha sbrogliato una matassa e la crisi è politica. Niente ragioni personali ne giuridica legate al premier. Sembra una parlamentarizzazione pura (ma Berlusconi non andrà sotto alla Camera) ma sono lontano i tempi della crisi dentro il Parlamento dell’esecutivo Amato nel ’92.

Se il centrosinistra è concorde col progetto europeo ben venga un governo d’unità nazionale. E il direttore del Corriere oggi è stato una giornata nerissima con chi si rapportava con colleghi stranieri. Parla con enfasi. Ma si vuole candidare?

21.34 Del resto per Letta questa giornata è tardiva e l’Italia è stata presa in giro in tutti questi mesi. In anni di serie A ora ci troviamo nel girone della Grecia (il gruppo B ai mondiali del 2010, per indenterci). Stessa metafora usata ieri sera da Porta a Porta in chiave anti-Brunetta.

21.29 Sandro Bondi però si rifiuta di dare dei traditori ai transfughi. Bisogna essere equi. E poi nel campo dei cambi di schieramento Bondi, così come l’ex pattista Tremonti, è esperto.

Poi tocca ad Enrico Letta che in mattinata ha inaugurato la nuova sede della sua associazione “360”. Per il vicesegretario si chiude un’epoca. Ma non è il tempo delle analisi storiche. Il paese è messo male.

21.26 Parte un servizio di Scazzolla: Stracquadanio dopo aver distrutto telecamere davanti all’Hassler (ci è giunta questa notizia) fa avanti e indietro per via degli Astalli.

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Si passa poi ad interviste fuori da Montecitorio con deputati sotto la pioggia. E Santo Versace che parla di spread. Finisce il servizio con Bondi, che malinconico sembra ricordare i bei tempi in cui ingurgitava crepes alla nutella nell’attesa di essere nominato coordinatore di Forza Itali al posto di Claudio Scajola.

21.21 Crozza parla di Berlusconi come se fosse un “ego maestro”. E cita anche Gabriella Carlucci, che si sposò con Gianfranco Jannuzzo (da segnalare la sua interpretazione dell’ultimo padrino nell’ultimo film diretto da Ezio Greggio) e ironizza sul tedesco di La Russa. Sottotono?

21.17 Parte Crozza: “Berlusconi è salito al Colle, ha visto Napolitano e gli ha detto: dimettiti!”. Silvio si dimetterà entro il 2030, cosi Bersani può organizzare la sconfitta. “Siam mica qui a fare il balsamo a Caparezza”. Anche per Crozza Berlusconi in realtà non si dimetterà. E cita il Terminator di James Cameron. E Gennaro Malgeri la sua epica presenza in bagno (a proposito di Malgeri: non vi ricorda Giovanni Pistorio dell’Mpa durante la votazione per il Presidente del Senato nel 2006?).

21.05 Parte l’anteprima! Floris è molto emozionato, e si vede! “Le dimissioni di Silvio Berlusconi…annunciate!” precisa il conduttore romano. Poi mostra i dettagli sulla votazione di oggi: 308 favorevoli e un astenuto del PdL (l’alessandrino Stradella).

Poi parla dell’incontro di Berlusconi col Capo dello stato. Successivamente passa ai mercati: la loro reazione ha reso “obbligata” la scelta berlusconiana considerando spread e borse.

Secondo Floris è in nome di questa esigenza nazionale che Silvio ha gettato la spugna. Poi presenta gli ospiti: Sandro Bondi sostituisce Alfano e rispunta l’economista Leon.

Viene mandato un video, un antefatto con tutta la storia della legislatura. A partire dal giuramento della parile 2008. E poi tutto scandali e Bunga Bunga. Insieme alle promesse mancate. Ora pubblicità! E si ripartirà con Crozza!

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