Consiglio nazionale senza Alfano – Voto finale, dal Pdl a Forza Italia all’unanimità
Alla fine lo strappo c’è stato e oggi sarà certificato dall’assenza di Angelino Alfano e compagnia governativa al consiglio nazionale che ha sancito, all’unanimità dei presenti, il passaggio definitivo dal Pdl (che non si scioglie, ma resta – come di prassi – sospeso e magari servirà per la coalizione) a Forza Italia. Silvio Berlusconi, in un’ora di discorso, ha riletto gli avvenimenti di ieri e ha riproposto a suo modo la storia degli ultimi vent’anni, rilanciando “lo spirito del 1994” in ogni salsa possibile. O almeno provandoci.
Lo fa recuperando uno dei suoi primi discorsi, rispolverando le parole più dure per il nemico di sempre, il comunismo (“Consiglio, anzi impongo a tutti di riprendere il Libro Nero del Comunismo, che ho insistito fosse stampato da Mondadori”), producendo l’ennesimo attacco alla magistratura (e in particolare a Magistratura democratica, accusata di avere in pugno ogni dinamica dell’ordine giudiziario, oltre che i suoi processi) e, soprattutto, tornando al vecchio nome e simbolo.
“Perché Forza Italia? – dice con forza davanti alla platea – Perché siamo inguaribili ottimisti e ci proviamo ancora. Vogliamo una nuova primavera, con una resurrezione del nome che abbiamo dentro il cuore”. L’assenza di Alfano e degli altri pesa, molto, tra i consiglieri serpeggia a gran voce la parola “traditori”, ma Berlusconi invita a non fare dichiarazioni contro di loro, guardando al futuro: “Sembra che vadano a sinistra, ma dovranno necessariamente essere nell’area dei moderati”.
Non chiude, paradossalmente, la porta a un’alleanza con Alfano e i fuoriusciti, perché lo scopo resta quello di battere la sinistra e di scongiurare con tutte le forze un eventuale governo di larghe intese Pd-M5S, che – lo dice proprio Berlusconi – costringerebbe molti a emigrare all’estero per la sua carica di giustizialismo. E la sinistra si batte solo con l’unità dei moderati, alfaniani compresi. Nel frattempo però, Berlusconi rilancia con energia Forza Italia, con il ritorno ai club (ribattezzati “Forza Silvio”) che dovranno propagandare le idee, controllare i seggi per evitare furti di voti e fare volontariato. Il 75% del Pdl è d’accordo con questa impostazione, il 25% non c’è: è rimasto a casa o ha seguito Alfano.
Alla fine Berlusconi ha un cedimento, un misto di stanchezza ed emozione. Il dottor Zangrillo gli porge un bicchiere e lo invita a bere subito, così torna per il commiato finale, dopo avere incassato l’unanimità dei presenti al documento dell’Ufficio di presidenza (Brunetta intanto, in un religioso rispetto del regolamento, aveva stoppato chi chiedeva un voto per acclamazione: “Assolutamente no!”). “Spero possiate realizzare tutti i desideri che avete nel cuore. Grazie, Forza Italia e viva l’Italia”. “Un’altra storia c’è / la scriveremo noi con te”. Quale storia, si vedrà.
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13.15 – Vicari “Partito in mano ai falchi, non entro in FI”: “Ho deciso di non partecipare ai lavori del Consiglio Nazionale e di aderire al costituendo gruppo di Nuovo Centrodestra. Non mi rivedo in una Forza Italia guidata da falchi, falchetti e baby falchi, sono convinta che il bene del nostro Paese e degli italiani viene prima di ogni cosa”. Lo ha affermato in una nota Simona Vicari, senatrice del Pdl e sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico. ”Una crisi di governo, per giunta senza prospettive, ci avrebbe esposto agli attacchi della speculazione internazionale. Ora più che mai l’Italia ha bisogno di un governo stabile e non di avventure. Chi come me ha aderito fin dalla nascita a Forza Italia non può non vivere queste ore con profonda tristezza. Nessun passaggio o sponda per la sinistra, piuttosto la presa di coscienza che nella nuova Forza Italia è in atto una deriva, che ha impedito qualsiasi tentativo di intesa e di celebrare oggi un Consiglio Nazionale all’insegna dell’unità”.
13.12 – Gelmini “Nasce nuovo progetto per Italia”: “Oggi è davvero una giornata importante per il futuro del centro destra: Forza Italia diventera’ la rampa di lancio di un nuovo progetto per l’Italia, un progetto attorno al quale coinvolgere la maggioranza degli Italiani, certamente quelli che hanno conosciuto la nostra prima entusiasmante stagione, ma anche tutti quelli che la cattiva politica e anche nostri errori hanno allontanato”. Lo afferma Mariastella Gelmini. “Chi oggi ha fatto una scelta diversa, mi spiace, incorre in un’illusione prospettica, sta facendo un grande regalo alla sinistra e non al Paese. Tentare poi di motivare le scelte fatte dietro l’accusa di estremismo rivolta a Forza Italia è un altro grave errore. Forza Italia non sara’ mai un partito estremista, ma sempre dalla parte degli italiani, contro l’oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica”.
13.10 – Carfagna “FI grimaldello a favore di una società liberale”: “Il presidente Berlusconi ha indicato la strada da seguire con la consueta lungimiranza e autorevolezza. Forza Italia sarà quel grimaldello con il quale scardinare ogni resistenza ad una visione autenticamente liberale della società italiana. La mission è chiara, così come gli strumenti legislativi per realizzarla”. Cosi’ la portavoce del Pdl alla Camera Mara Carfagna.
13.06 – Capezzone “Terza Repubblica col ritorno a FI”: “Oggi nasce la Terza Repubblica. A Forza Italia tocca un compito storico: difendere il bipolarismo, e costruire il campo dei liberali, dei riformatori, di chi vuole davvero il cambiamento e la modernizzazione del Paese, in alternativa alla sinistra”. Lo ha affermato in una nota Daniele Capezzone, deputato del Pdl. ‘Ii punti cardine di questa costruzione sono e saranno, a mio avviso, una politica economica e fiscale volta alla riduzione di tasse e spesa pubblica; la democrazia dell’alternanza e la prospettiva presidenzialista; la grande riforma liberale e garantista della giustizia, nell’interesse di tutti i cittadini”. E sull’Europa: “Fine di una politica a trazione tedesca di soli vincoli e di sola austerity, e passaggio alla Bce come prestatrice di ultima istanza”.
13.05 – Storace “E parlano di centrodestra…”: “Berlusconi fa fuori il Pdl. La fine era quella. A breve puntera’ anche a eliminare il Partito popolare europeo. E parlano di centrodestra…”. Lo afferma Francesco Storace.
13.04 – Prodi “Italia discorso chiuso”: ”Per me l’Italia e’ un capitolo chiuso”. Cosi’ l’ex premier Romano Prodi, a margine di un convegno organizzato da Medici con l’Africa Cuamm all’Universita’ Cattolica, a chi gli chiedeva un commento sulla situazione politica italiana, in particolare sulla scissione nel Pdl e sulla crisi di Scelta Civica.
13.03 – “Non c’è una parola da cambiare”: Berlusconi termina la lettura del suo primo discorso e chiosa: “Non c’è una sola parola da cambiare. Sono i nostri valori, il nostro credo, dobbiamo essere orgogliosi. Lo facciamo nell’interesse nostro, dei nostri figli, e di tutto il popolo italiano. A tutti voi un ringraziamento commosso, spero possiate realizzare tutti i desideri che avete nel cuore. Grazie, Forza Italia e viva l’Italia”.
12.59 – Ritorno al 1994: Silvio Berlusconi ringrazia per il voto e legge il suo discorso del febbraio 1994 fatto a braccio al primo incontro con gli attivisti di Forza Italia.
12.56 – All’unanimità si torna a Forza Italia: Brunetta nega il voto per acclamazione e mette in votazione il documento dell’ufficio di presidenza. Astenuti: 0. Contrari: 0. Favorevoli: Unanimità. Da ora in poi, ufficialmente, torna Forza Italia.
12.50 – Considerazioni a caldo dopo l’intervento di Berlusconi al Consiglio nazionale del Pdl:
1) Non ha scomunicato Alfano con cui ha fatto sapere dovranno costruire coalizione come con Lega e Fratelli d’Italia
2) Berlusconi e la nuova Forza Italia non acconsentiranno ad una riforma della legge elettorale, se non per un rafforzamento del Porcellum
12.48 – Berlusconi ha lasciato il palco accompagnato da alcuni addetti del suo staff
12.46 – Prende la parola Brunetta per degli “adempimenti”
12.45 – Berlusconi ha ricevuto un bicchiere d’acqua dal dottor Zangrillo dopo un calo della voce forse dovuto alla fatica
12.44 – Berlusconi “I club Forza Silvio si dedichino anche al volontariato”
12.43 – Berlusconi “Ci saranno le sentinelle del voto. I professionisti dei brogli ci hanno portato via dal milione e seicento mila voti in su alle ultime elezioni”
12.42 – Berlusconi “Nasceranno i Club Forza Silvio. Divideremo le zone da assegnare ai consiglieri provinciali e regionali”
12.41 – Berlusconi “In Forza Italia gli eletti stiano con gli elettori. Il sabato e la domenica lavoriamo sui territori”
12.40 – Berlusconi “Sedi Forza Italia siano più aperte di quanto sono state le sedi del Pdl”
12.40 – Berlusconi “Perché Forza Italia? Perché siamo inguaribili ottimisti”
12.38 – Berlusconi “Fuori legem coloro che hanno cambiato le leggi contro di me”
12.37 – Berlusconi “Hanno cambiato il regolamento del Senato (da voto segreto a voto palese) per darmi contro”
12.35 – Berlusconi parla delle “violazioni della legge di cui è stato vittima nei diversi processi a suo carico”
12.32 – Berlusconi “Sono sicuro che verrà ribaltata la sentenza di condanna del processo Mediaset”
12.31 – Berlusconi “Hanno inventato il termine della prescrizione”
12.30 – Berlusconi “Epifani è andato in tv assistito da due ceffi annunciando che avrebbero applicato la sentenza”
12.29 – Berlusconi “Libertà dall’oppressione burocratica, fiscale ed economica”
12.28 – Berlusconi “Dobbiamo impegnarci per un riforma della giustizia che ripristini la libertà”
12.27 – Berlusconi “La nostra libertà è una libertà dimezzata”
12.26 – Berlusconi “Il comunismo è l’ideologia più criminale e disumana della storia”
12.25 – Berlusconi racconta aneddoti sul comunismo riferiti da un suo professore fuggito dall’Unione Sovietica
12.23 – Berlusconi “Consiglio anzi impongo la lettura del libro nero sul comunismo edito Mondadori”
12.22 – Berlusconi “Grazie alla mia discesa in campo abbiamo fermato l’ascesa del ‘comunismo’”
12.20 – Berlusconi continua la sua relazione intrattendosi sul tema della giustizia
12.18 – Berlusconi “Sistema di Tangentopoli nasce da necessità di contrastare altre forme di finanziamento”
12.17 – Berlusconi “Partito Comunista Italiano ricchissimo grazie ai vari finanziamenti”
12.16 – Berlusconi “Magistratura Democratica parte dall’assioma che il popolo ha democrazia solo con sinistra al Governo”
12.14 – Berlusconi “Magistratura Democratica si è trasformata da ordine dello Stato a potere dello Stato. Anzi contropotere dello Stato”
12.13 – Berlusconi “Tutti i magistrati devono andar d’accordo con Magistratura Democratica”
12.12 – Berlusconi “Magistratura democratica ha conquistato l’Associazione nazionale magistrati ed il Consiglio superiore della Magistratura”
12.11 – Berlusconi “Corrente della magistratura legata all’ortodossia del Partito Comunista”
12.10 – Berlusconi “Magistratura gode di impunità”
12.10 – Berlusconi “Soluzione all’ingovernabilità? Unire moderati e fare votare tutti loro Forza Italia”
12.09 – Berlusconi “In caso di grandi intese tra Pd e M5S molti di noi costretti ad espatriare”
12.08 – Berlusconi “Non sarà possibile nuova alleanza col Partito Democratico. Si tornerà al tentativo del Pd di allearsi col Movimento 5 Stelle”
12.06 – Berlusconi “L’Italia non si potrà governare in futuro senza le larghe intese”
12.05 – Berlusconi “La legge elettorale ha un brutto nome ma non è così male”
12.04 – Berlusconi “Senza riforma sistemi elettorali difficile modernizzare lo Stato”
12.00 – Berlusconi “Non vedo nei ministri né coraggio né statura per andare in Europa e farsi ascoltare”
11.58 – Berlusconi “Dobbiamo andare in Europa per cambiare la politica di austerità e ancor prima la missione della Banca Centrale Europea”
11.52 – Berlusconi “Altro motivo di scontro con la Germania è stato la ‘Tobin Tax’. Lo ha fatto Monti”
11.50 – Berlusconi e lo spread “A Merkel e Sarkozy dava fastidio il fatto che dicessi no alle loro proposte”
11.48 – Berlusconi e la Cina “Ogni anno arrivano dalla campagne nelle zone industriali venti milioni di giovani. E cinque dalle zone industriali alle campagne. Con un attivo positivo di quindici milioni di persone”.
11.46 – Berlusconi parla delle misure adottate in Albania per incentivare il lavoro
11.45 – Berlusconi “Sono stato amico di tutti i presidenti dell’Albania”
11.44 – Berlusconi analizza costo del lavoro in Italia comparandolo con altri Paesi (India, Paesi dei Balcani)
11.42 – Berlusconi critica giustizia civile e penale
11.41 – Berlusconi “Abbiamo un costo dell’energia superiore a quello degli altri Paesi”
11.40 – Berlusconi “Macchina dello Stato ci costa miliardi di euro. Ed un debito pubblico elevato”
11.38 – Berlusconi “Nostra economia non cresce da ventanni. L’ultima volta con Quintino Sella”
11.37 – Berlusconi “Vi raccomando di non fare dichiarazioni sul gruppo di Alfano”
11.36 – Berlusconi “Dopo Fratelli d’Italia avevo suggerito come nome per gruppo di Alfano cugini d’Italia. Così siamo tutti una famiglia”
11.35 – Berlusconi “Nuovo centro destra di Alfano è come Lega o Fratelli d’Italia”
11.36 – Berlusconi “Nuovo centro destra non mi sembra nome efficace”
11.35 – Berlusconi “Pdl sarà il nome della coalizione”
11. 34 – Berlusconi parla di dolore dopo la comunicazione di Alfano di far nascere nuovi gruppi parlamentari
11.33 – Berlusconi “Il Movimento 5 Stelle ha gente eletta in Senato quasi per caso”
11.33 – Berlusconi “Decadenza: impossibile immaginare di sedere allo stesso tavolo con chi assume certi comportamenti”
11.32 – Berlusconi “Speravamo che la nostra responsabilità fosse premiata da un comportamento diverso”
11.30 – Berlusconi “Su Equitalia siamo riusciti, grazie al presidente della Commissione Capezzone, ad apportare le modifiche immaginate”
11.28 – Berlusconi “Abbiamo chiesto al Governo impegni sulla tassa della casa, sull’Iva sulle modifiche da apportare su Equitalia”
11.26 – Berlusconi “Abbiamo accettato di avere solo cinque ministri”
11.25 – Berlusconi “Sono stato tutto il pomeriggio coi ministri Pdl. Mi hanno chiesto che si riunisse l’ufficio di presidenza.”
11.24 – Berlusconi “Distanze tra le persone. Si è formata una situazione che non rendeva possibile un lavoro comune”
11.22 – Berlusconi “Mi ha infastidito l’utilizzo dell’acronimo Pdl. Anche per questo torniamo a Forza Italia”
11.20 – Berlusconi “Abbiamo ritenuto che non fosse più il caso di avere un nome nuovo, perché eravamo rimasti quelli del ’94. Abbiamo bisogno di rinforzi”
11.17 – Berlusconi “Oggi si torna a Forza Italia”
11.13 – Berlusconi è accompagnato, come sempre, dalla deputata Rossi e Sandro Bondi
11.10 – Berlusconi arrivato al Consiglio Nazionale del Pdl
11.00 – Berlusconi lascia Palazzo Grazioli: Silvio Berlusconi ha lasciato la sua residenza di palazzo Grazioli per recarsi al palazzo dei congressi dell’Eur dove e’ in programma il Consiglio nazionale del Pdl che sancira’ il ritorno a Forza Italia. Con lui in via del Plebiscito, Gianni Letta e Niccolò Ghedini.
10.37 – Palma: “Votiamo per il governo se fa gli interessi del centrodestra”: Nitto Palma prima del Cn: “Il Pd fin dall’inizio ha cercato di usare la legge severino per eliminare chi non è riuscito a battere alle urne. Come abbiamo sempre detto, se il governo farà le cose che corrispondono agli interessi del centrodestra, non avremo ragione di votare contro il governo”. Alfano? “Ha preso una strada diversa, buona fortuna. Lo aspettiamo alle europee. Con il tempo a sostenerlo saranno sempre meno”. Da parte dei governativi “richieste del tutto inaccettabili: una minoranza sicura voleva imporre alla maggioranza la loro visione, i partiti non funzionano così. Ci si confronta, ma loro parlavano di regolamento dei conti e volevano anche un coordinatore nazionale. C’era ancora la trattativa in corso, poi Alfano ha ufficializzato i gruppi parlamentari ed è finita lì”. “Il Bossi della prim’ora fu un errore: tutti sanno che fu allontanato e le pressioni che ho avuto da Scalfaro. Casini non ha avuto un gran successo visto che ha l’1%, Fini dopo essere stato presidente della Camera fa il pensionato”.
10.34 – Carfagna “Tanta amarezza”: “C’è sicuramente tanta amarezza. Molti di noi sperano ancora che si possa ricomporre l’unità dei moderati”. Abbiamo sempre legato la vita del governo alla sua produttività, alla capacità di mantenere le promesse del discorso di insediamento. Non fosse possibile, ne trarremo le conseguenze”.
10.30 – Rotondi “Non cambio il giudizio sulle persone”: “Sono un politico tradizionale, ci sono momenti di lacerazione e ricomposizione, non cambio il giudizio sulle persone”. Così Gianfranco Rotondi prima del Consiglio nazionale del Pdl.
10.27 – Scajola “Un errore non arrivare oggi all’Ufficio di presidenza”: L’errore enorme è non partecipare all’Ufficio di presidenza e al consiglio di oggi. Nel partito si porta anche il dissenso. L’ufficio è durato 4 ore e il segretario non è venuto. Si torna a Forza Italia che ho contribuito a costruire. Alfano ha fatto la sua scelta, auguri: non credo sia una scelta di prospettiva e di gratitudine”. Così Claudio Scaiola prima del Cn. Sul governo: “Ha un futuro se serve al paese, mi pare che in fatto di crisi sia molto timido”. E a chi gli contesta la vicenda della casa “a sorpresa”: “Spero che Forza Italia sia una buona casa per non avere stronzi come lei”
10.25 – Zanicchi: “Alfano avrà un futuro, vedo male il presente”: “Alfano è un ragazzo, Berlusconi lo perdonerà. Avrà un futuro, il presente lo vedo male”. Così Iva Zanicchi prima del consiglio nazionale. “Dubbi su Berlusconi? Mai. Ora proprio no”. “Io sono un’aquila, di falchetti non mi intendo”
10.21 – Fitto arriva e non rilascia dichiarazioni: “Non sono venuto qui per rilasciare dichiarazioni, sono qui per ascoltare l’intervento di Berlusconi, fate passare”. E’ l’unico commento di Raffaele Fitto prima del consiglio nazionale. Resta in silenzio anche Stefania Prestigiacomo.
10.18 – Dell’Utri: “Alfano traditore? Non è una mossa bella”: Marcello Dell’Ultri fuori dal consiglio nazionale dice: “Aspettiamo a fasciarci la testa”, ma c’è chi risponde “Vedete altro dopo Berlusconi? C’è solo lui”. SUll’eventualità di Galliani nella nuova Forza Italia: “Parliamo di cose serie”. La stessa risposta viene data a chi chiede se Alfano è traditore, ma poi si corregge: “Certamente la sua non è una mossa bella”. Berlusconi? “Era più forte nel 1994, è più debole ora. In prospettiva dopo la scissione di ieri? Potrebbe essere più forte”.
10.15 – Falchetti: “Forza Silvio”: I “falchetti” srotolano davanti alla sede del Consiglio nazionale uno striscione con la scritta “Forza Silvio”. “Non ci siamo candidati sennò le avremmo vinte tutte le elezioni. La storia insegna che i traditori politici vengono sempre puniti alle urne”.
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Alla fine lo strappo c’è stato e oggi sarà certificato, a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto. Al consiglio nazionale che dovrà sancire il passaggio definitivo dal Pdl a Forza Italia, si avvertirà l’assenza di Angelino Alfano e della sua compagine “governativa”: al termine di una giornata convulsa, il vicepremier ha annunciato che non entrerà in Forza Italia e che lunedì nasceranno due nuovi gruppi parlamentari.
I nuovi gruppi, battezzati “Nuovo centrodestra”, dovrebbero contare su 37 senatori e almeno 25 deputati (le stime sono di Roberto Formigoni) e potrebbero diventare la base per un nuovo partito, probabilmente con un nome diverso. Salvo ripensamenti in zona Cesarini, non ci saranno liti al consiglio nazionale, ma il clima resta drammatico. E non solo per gli alfaniani che si sono messi a piangere mentre, all’hotel Santa Chiara, si certificava la scissione (dopo l’estremo tentativo di un accordo scritto per far reggere il governo anche dopo la decadenza, con un Ufficio di presidenza mai tenutosi perché i lealisti non avrebbero partecipato).
Silvio Berlusconi ha concluso la giornata di ieri “deluso e amareggiato” e si prepara ad affrontare il Consiglio nazionale di oggi con uno spirito più combattivo e ferino. Con la consapevolezza che, per usare le parole del lealista Raffaele Fitto, quello di Alfano sarebbe “un atto gravissimo contro la sua stessa storia e contro Silvio Berlusconi, i nostri programmi e i nostri elettori”. Il suo viene vissuto come un tradimento e bruciano le dimissioni al Senato del capogruppo Renato Schifani e del suo vice Giuseppe Esposito.
Gabriele Maestri