Ennesimo attacco di Beppe Grillo all’Unione europea. L’ex comico, questa volta, se la prende prevalentemente con le oligarchie finanziarie che fanno il bello e il cattivo tempo nel vecchio continente, “baloccandosi con governi compiacenti o direttamente imposti da loro”.
Il bersaglio principale della furia grillina è la Banca centrale europea, tacciata di dirigere e pilotare le politiche economiche dei singoli stati membri. “La povertà e la disoccupazione dilagano ovunque in Europa” scrive Grillo, portando l’esempio, e su questo l’ex comico ha completamente ragione, del più grave errore degli ultimi anni fatto dalle istituzioni comunitarie: la Grecia.
“La Grecia è stata lasciata morire dai ‘fratelli’ europei, sacrificata sull’altare delle banche tedesche e francesi che volevano indietro la loro ‘libbra di carne’. Questa Europa non è basata sulla solidarietà, chi sbaglia paga e paga fino in fondo. Fino alla spoliazione dei beni dello Stato, con la distruzione del tessuto sociale, dei servizi di prima necessità, come la sanità. È quello che sta avvenendo ai greci abbandonati alla loro sorte come degli appestati. L’Europa sta diventando un lazzaretto”.
“Che razza di Europa è questa? – si chiede Grillo -. Assomiglia a quelle riunioni di mafiosi in cui chi sgarra viene assassinato. Solidarietà doveva essere la prima parola, il primo mattone dell’edificio europeo. Non è stato così. Non è così”.
Le accuse del leader del Movimento 5 Stelle colpiscono anche la “coppia al comando” in Italia: Napolitano e Letta, definiti “i garanti dello status quo, che continuano imperturbabili nelle loro convinzioni ignorando il mondo che gli sta crollando intorno”. Questo loro comportamento, prosegue Grillo, contribuisce a danneggiare in maniera quasi irreversibile la democrazia in Europa.
“Il fascismo sta avanzando grazie a questi sciagurati. Un sondaggio di ieri dà Alba Dorata primo partito in Grecia con il 26%, in Francia il Front National di Marine Le Pen è dato come primo partito con il 24%, in Norvegia ha vinto il Partito conservatore insieme all’affermazione del Partito del progresso, nel quale militò Anders Breivik, responsabile dell’uccisione di 77 persone. In Ungheria il governo di estrema destra ha stilato una lista nera di personalità che avrebbero fornito ai media stranieri informazioni contro l’immagine dell’Ungheria”.
Il leader pentastellato conclude l’intervento con una serie di interrogativi: “Quali sono le cause della nascita dei nuovi fascismi? Chi sono i veri responsabili? Chi ha tradito la democrazia?”. La risposta, neanche a dirlo, sta tra Bruxelles e Francoforte.