Il Popolo delle Libertà è il passato, almeno come partito politico. “Resterà come nome della coalizione” ha detto Silvio Berlusconi, presso l’assise per il ritorno di Forza Italia. Intanto il vice premier ed ex segretario del Pdl, Angelino Alfano, sta lavorando per costituire quella formazione politica, il “Nuovo Centrodestra”, che adesso vede presenti ben 29 senatori di cui presidente pro tempore al Senato è Laura Bianconi. Gli altri membri del gruppo sono: Roberto Formigoni, il ministro delle Riforme Costituzionali Gaetano Quagliariello, Maurizio Sacconi, Andrea Augello, Carlo Giovanardi, Paolo Naccarato, Mario Dalla Tor, Luigi Compagna, Piero Aiello, Giovanni Bilardi, Antonio Stefano Caridi, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Nico D’Ascola, Antonio Gentile, Marcello Gualdani, Giuseppe Marinello, Bruno Mancuso, Giuseppe Pagano, Luciano Rossi, Salvatore Torrisi, Massimo Cassano, Guido Viceconte, Franco Conte, Antonio D’Ali’, Antonio Azzollini, Giuseppe Esposito e la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Simona Vicari.
A questi nomi va aggiunto anche uno dei fedelissimi, almeno nel passato, di Berlusconi: Renato Schifani. L’ex presidente del Senato ha affermato, in un’intervista a Skytg24, che Nuovo Centrodestra è “una strada diversa ma che, comunque, anche alla luce di quello che ha detto Berlusconi, è parallela. Una strada di dolore, ma di nessuna volontà di conflittualità”. Dimessosi da capogruppo Pdl a Palazzo Mazama sabato 16 novembre, ha aderito quest’oggi al partito di Angelino Alfano.
Il titolare del Viminale, inoltre, ha posto oggi un altro tassello importante: la formazione del gruppo alla Camera dei Deputati. Lo ha annunciato il presidente di turno della Camera, Simone Baldelli. Presidente del gruppo parlamentare Ncd è Enrico Costa. I membri sono Angelino Alfano, Gioachino Alfano, Paolo Alli, Maurizio Bernardo, Dorina Bianchi, Antonino Bosco, Raffaele Calabro’, Luigi Casero, Giuseppe Castiglione, Fabrizio Cicchitto, Enrico Costa, Nunzia De Girolamo, Alberto Giorgetti, Vincenzo Garofalo, Antonio Leone, la ministra Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Dore Misuraca, Antonino Minardo, Alessandro Pagano, Filippo Piccone, Vincenzo Piso, Sergio Pizzolante, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartini, Gianfranco Sammarco, Rosanna Scoppelliti, Paolo Tancredi e Raffaello Vignali.
Il divorzio tra Berlusconi ed Alfano è consensuale. Non ha niente a che vedere col “che fai, mi cacci?” di Gianfranco Fini, datato aprile 2010. Di fronte alla stabilità del governo, però, si apre un nuovo credito, come sottolineato dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta: “quello che è successo nel centrodestra aiuterà la stabilità in Italia, ne sono sicuro”. Il premier si riferisce al lealismo di Alfano ed alla sua coraggiosa volontà di smentire Berlusconi, nelle settimane passate, sulla tenuta dell’esecutivo. Lo strappo cominciò da lì.
Daniele Errera