La rassegna stampa del Tp apre ancora con il caso Cancellieri. Il ministro della Giustizia non è indagato a Torino per le sue telefonate con i familiari della famiglia Ligresti. Gli atti sono stati inviati a Roma. Per ora resiste, almeno fino a domani quando alla Camera si voterà la mozione di sfiducia presentata dal M5s. Stasera l’assemblea del Pd deciderà come comportarsi.
Il Corriere rivela le intenzioni della Cancellieri: “Appoggio pieno o dimissioni”. La Stampa “Cancellieri, battaglia nel Pd”. Repubblica “I democratici insistono: si deve dimettere”. Il Sole 24 Ore “La cornice regge”. L’Unità commenta “Leggerezze e responsabilità”. Avvenire “Procura e Colle sminano il caso Cancellieri”. Il Tempo “I dem si dimenticano le loro intercettazioni”. Il Fatto Quotidiano “Napolitano a gamba tesa: Cancellieri non si tocca”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche della vittoria di Matteo Renzi tra gli iscritti del Pd. Il sindaco di Firenze ha infatti raccolto il 46,7% dei consensi staccando di 8 punti il suo principale competitor Gianni Cuperlo (38,4%). Esulta Renzi “Ora si vota per cambiare l’Italia e nulla sarà più come prima”. Cuperlo “La mia è una mezza vittoria. Forse più che mezza”.
Il Corriere “E con D’Alema ostilità riaperte”. La Stampa “Matteo esulta: Ora non temo più i pasdaran”. Repubblica “Max e Matteo carissimi nemici”. L’Unità “Renzi vince il primo round”. Il Giornale “Beffa della storia. Un Dc si prende il Pci. Renzi batte l’apparato e vince nei circoli del Pd”. Il Manifesto titola “Vittoria sinistra”. Europa sicura “Il Pd di Renzi non saranno due”.
Altre notizie. Il Messaggero apre con il piano per la mobilità degli statali. Libero attacca la legge di stabilità “Rapina di Natale nei conti in banca”.