Sondaggio Ipsos per Ballarò: ampia fiducia degli italiani in Matteo Renzi
19/11/2013 – Il consueto sondaggio Ipsos del martedì per la trasmissione Ballarò, oltre a presentare le intenzioni di voto degli elettori in questo momento, si è occupato questa settimana delle vicende di attualità all’interno dei due maggiori schieramenti. Prima fra tutte l’avvenuta scissione fra la rinata Forza Italia di Silvio Berlusconi e il Nuovo Centrodestra guidato dal vicepremier Angelino Alfano, che per la maggioranza degli italiani (56%) rappresenterebbe però un’operazione di facciata per poter stare allo stesso tempo all’opposizione e al governo, contro un 33% che la ritiene invece una rottura definitiva che mette fine al “ventennio berlusconiano”. Se però si restringe il campione agli elettori dell’ex PDL il risultato appare diviso in maniera pressoché perfetta fra le due interpretazioni. Ipotizzando quindi che nel centrodestra si tengano primarie per la leadership, l’ex premier Berlusconi continua ad attrarre la maggioranza delle preferenze (55%) all’interno della sua coalizione contro il 35% di Alfano e il 7% di Giorgia Meloni.
Chi invece le primarie le farà davvero il prossimo 8 dicembre è il Partito Democratico, che ha affidato ai propri elettori la scelta del segretario nazionale. Dopo esser già arrivato primo nel voto degli iscritti con il 46,7%, guardando i dati del sondaggio Ipsos di questa settimana Matteo Renzi vincerà ampiamente fra gli elettori: infatti nell’elettorato PD il sindaco di Firenze raccoglie il 60% delle preferenze, secondo Gianni Cuperlo con il 18% e terzo Pippo Civati con il 4%, mentre il 7% non sceglie nessuno. E se il favoritissimo delle primarie raccoglie da parte di circa metà degli italiani giudizi critici che si dividono fra un 27% che lo definisce un politico qualsiasi senza particolari qualità e un 24% lo ritiene niente più che un politico con frasi ad effetto che suscita polemiche, per il 44% degli intervistati Matteo Renzi rappresenta una vera novità in grado di cambiare le cose, confermandosi pertanto il leader politico del momento.