Renzi: “Larghe intese Grillo Berlusconi per il porcellum”. Interrogato online da domande e questioni di elettori ed iscritti Matteo Renzi, fresco vincitore dei congressi nelle sezioni (46,7% contro il 38,4% di Cuperlo, il quasi 10% di Civati e il 6% di Pittella), risponde a ruota su una lunga serie di quesiti. E serra subito le fila per chiunque volesse uscire dal partito qualora l’8 dicembre, alle elezioni primarie, si affermasse nuovamente: “perché uno dovrebbe andare via, perché dovrebbe lasciare un partito-comunità, come il nostro, solo perché vince un altro? Io quando ho perso non sono scappato e non credo avverrà se vinco io. Siamo un partito democratico, dove si discute e si decide ma non si scappa“.
Comincia la video-conversazione (risposte) sul tema della tutela del territorio, argomento rilanciato dai tragici avvenimenti sardi. Il sindaco di Firenze parla della zavorra del Patto di Stabilità Interno dal quale le spese per la messa in sicurezza del territorio vanno alienate: “è uno dei temi di priorità nazionale”. Legato all’ambiente propone, qualora venisse eletto segretario democratico, una bonifica ambientale e legale della Terra dei Fuochi, “quell’incredibile triangolo d’Italia nella regione Campania in cui sono stati disseminati rifiuti tossici nel silenzio della politica”. E rilancia gli inceneritori (=termovalorizzatori): “nel mio piccolo, da sindaco di Firenze, dico che ci vuole il termovalorizzatore. E’ un normale impianto industriale se controllato bene”.
Punzecchiato su Telecom sostiene lo scorporo della rete: “indipendentemente dalla proprietà di Telecom, se italiana o no a me non interessa. A me interessa che si facciano investimenti sulla rete”. Ridà attualità poi alla riduzione dei compensi dei manager: “è l’intero sistema di retribuzione dei premi che va rivisto e per i manager pubblici occorre ridurre gli stipendi secondo una regola olivettiana: si può prendere al massimo dieci volte quello che prende l’ultimo lavoratore, è la regola di Adriano Olivetti”.
E quando un iscritto chiede che idea di partito ha, l’ex presidente della provincia di Firenze afferma che bisogna ridare forza agli iscritti e militanti, ripartendo così dai circoli, le unità di base del Pd: “Le questioni più importanti le devono decidere i circoli. Io, per esempio, la decisione delle larghe intese l’avrei offerta ai circoli”, rilanciando i referendum interni (già previsti nello statuto democratico, datato febbraio 2008).
Ma l’affermazione forte della giornata di discussione via rete è sulla legge elettorale: “bisogna sciogliere il nodo di una legge elettorale che si chiama Porcellum, la peggio di tutti, servono chiarezza sul risultato, governabilità e alternanza” per “evitare che ci siano larghe intese generalizzate, un inciucione fisso”. Di fatto, il candidato favorito alla successione di Epifani a Sant’Andrea delle Fratte afferma che “al Senato le larghe intese le hanno fatte Berlusconi e Grillo per arrivare a tenersi il Porcellum”. Renzi non si nasconde quando afferma che tra le prime proposte non vi è solo “il dimezzamento” del numero di parlamentari, ma anche la nuova legge elettorale, sul modello francese, ovvero il doppio turno.
Il prossimo passo mediatico pre-elezioni primarie sarà il confronto tra il sindaco, Cuperlo e Civati, in calendario per venerdì 29 novembre, ore 21:00, presso gli studi di SkyTg24.
Daniele Errera