Beppe Grillo “Larghe intese colabrodo, Napolitano collante”
Beppe Grillo “Larghe intese colabrodo, Napolitano collante”. Grillo torna ad attaccare dal suo blog il presidente della Repubblica. Per Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, Napolitano “è responsabile dell’aborto delle Larghe Intese che oggi sono un colabrodo, lui è responsabile della sua rielezione che avrebbe dovuto rifiutare per dar spazio a un rinnovamento come poteva essere Rodotà”. Il titolo dell’ultimo post di Grillo è ‘Spaccanapolitano’.
Grillo è contro “questo governo spudorato che non caccia la Cancellieri in nome della stabilità, la stabilità dei morti e dei decrepiti”. Secondo l’opinione del leader del Movimento “Letta è solo un pupazzo, come Alfano e le mosche cocchiere che formano una maggioranza che sembra un collage psichedelico in salsa europea. Questo governo non ha la legittimità popolare per governare- aggiunge- il pdl e Scelta civica, che si sono presentati alle elezioni, si sono sciolti, le coalizioni che hanno avuto i voti per governare, e senza le quali Lega e Sel non sarebbero in Parlamento, si sono dissolte immediatamente dopo il voto, pdl e pdmenoelle hanno fatto una campagna elettorale un contro l’altro armati per poi fottere gli elettori e governare insieme. Alfano e la Cancellieri in qualunque altro governo occidentale si sarebbero eclissati il giorno dopo il rapimento della Shalabayeva e delle telefonate di famiglia ai Ligresti. Napolitano è il collante di questa situazione”.
Grillo interviene anche sull’ultima scissione che ha riguardato il Pdl con la nascita dei gruppi parlamentari del ‘Nuovo centrodestra’: “Il legittimo sospetto che i partiti si stiano spaccando per fornire deputati e soprattutto senatori a sostegno di Capitan Findus Letta è più che legittimo. Alfano non è uno che il coraggio se lo può dare senza che qualcuno lo protegga. La scissione del Pdl con un gruppo di residuati tossici è stata ispirata con tutta probabilità dal Colle a protezione del cocco di mamma Letta. Il nuovo che avanza ha l’odore dei cibi avariati. Solo pronunciare i loro nomi fa una certa impressione: Formigoni, Schifani, Lupi, Quagliarello, Giovanardi- prosegue- la squadra vincente del Quirinale che fa il governo più compatto e più bello. A dar man forte ci sono anche i diversamente Montiani ispirati da Cicciobello Casini e i fuoriusciti, in realtà mai entrati, del M5S che, secondo voci di corridoio, potrebbero aumentare sempre in nome e gloria di Napolitano e Letta. I voti al Senato sono infatti come l’oro di Napoli, sono utili a chi li chiede, ma soprattutto a chi li dà. E come dimenticare i senatori a vita eletti da Napolitano, quattro voti sicuri per il Nipote?” conclude Grillo.
(G.S.)