Spending review, Cottarelli “in Italia troppe auto blu”. Il commissario straordinario per la spending review Carlo Cottarelli è convinto che l’Italia possa “battere la Germania: diminuendo le auto blu e con tagli alle pensioni d’oro e d’argento”. Cottarelli è intenzionato ad occuparsi in prima persona dei “tagli” ad auto blu e consulenze.
Pensioni: “fermo restando che la riforma è “ottima”, per Cottarelli sarà necessario ”toccare le pensioni d’oro e d’argento. L’approccio della legge di Stabilità è di congelare la perequazione. So che esistono difficoltà a livello costituzionale, ma c’è una scelta da fare”, sottolinea Cottarelli che annuncia ”subito misure per rinnovare il blocco degli statali”.
Per quel che riguarda invece i tagli ai singoli ministeri, Cottarelli fa sapere di aver “già visto Zanonato. Intendo vedere tutti i ministri. Siccome non è mia intenzione fare tagli lineari, evito di presumere di sapere da dove partire”. Quanto alla posizione di alcuni, secondo cui in Italia la spesa al netto degli interessi non è molto più alta che altrove, Cottarelli ha chiarito che ”se escludiamo gli interessi sul debito – troppi – e le pensioni è vero. Ma con questo debito non possiamo permetterci sprechi. Se possiamo essere più bravi dei tedeschi nel calcio, possiamo farlo anche nella revisione della spesa”. ”Sin da subito” le risorse risparmiate grazie alla spending review ”verranno destinate anche alla riduzione delle tasse sul lavoro”.
Il commissario per la spending review è ottimista: “le cifre della legge di stabilità rappresentano l’obiettivo minimo, ma il governo ha ambizioni superiori: se avremo un forte supporto politico potremo arrivare ai due punti di Pil, da usare soprattutto per abbattere il cuneo fiscale e solo in minima parte per ridurre deficit e debito, perché caleranno grazie al buon funzionamento della macchina statale”, spiega Cottarelli.
“Riducendo del 2% le tasse sul lavoro rientreremo nella media europea: ma l’Italia può fare ancora meglio”. Sui tempi delle prime riduzioni fiscali “ci aspettiamo risparmi consistenti e significativi già nel 2014 e poi nel 2015 e nel 2016. Non abbiamo un numero preciso per il prossimo anno ma sarà più del miliardo e mezzo di cui ho sentito parlare”, dichiara il commissario. Assicura “incontri mensili con i sindacati”. “I tabù – prosegue – dovranno essere superati. Nel piano lavoreremo senza dubbio a fusioni, ristrutturazioni, sinergie possibili senza ridurre l’efficienza dei servizi”. Anche i cittadini aggiunge Cottarelli ”potranno esercitare pressione sulle strutture inefficienti utilizzando una specie di pagella sul servizio fornito”.
Nella spending review, osserva Cottarelli “non partiamo dal nulla. Il lavoro fatto è una buona base di partenza, ma Enrico Bondi era un uomo solo al comando. Ora abbiamo deciso di impostare un progetto di responsabilizzazione dell’intera macchina. Per questo ci sono i gruppi di lavoro anche all’interno dei ministeri. In senso stretto saranno 25: otto ‘orizzontali’, sui grandi capitoli di spesa, 13 nei ministeri, uno per Palazzo Chigi, tre per gli enti locali”.
(G.S.)