Bolivia, Morales decreta il “doppio stipendio” per Natale
Lo scorso mercoledì, il Presidente boliviano Evo Morales ha decretato un aumento salariale come bonus speciale per le feste natalizie a tutti i lavoratori. La “quattordicesima” che a dicembre riceveranno tutti i dipendenti, pubblici e privati, sarebbe merito delle politiche economiche intraprese dal governo boliviano.
“L’economia è buona e la crescita del Paese dovrebbe restituire ai lavoratori un doppio bonus a Natale”, così ha dichiarato durane una riunione con i leader sindacali. Morales ha sempre ammesso che l’obiettivo del proprio governo è di ridurre la povertà e provvedere a un’equa distribuzione della ricchezza nel Paese.
Tuttavia, la Confederación de Empresarios Privados de Bolivia (CEPB) ha duramente contestato la recente scelta del Presidente boliviano, sostenendo che si tratta di una misura meramente politica, probabilmente intrapresa in vista di una sua possibile rielezione nel prossimo anno. Durante la sua presidenza, Morales non è intervenuto incisivamente su gran parte del settore privato, provvedendo a nazionalizzare i servizi pubblici, comprese le telecomunicazioni e la rete elettrica.
D’altra parte, ha aumentato i salari annuali tenendo in considerazione il tasso d’inflazione, che al momento è pari al 6,4%. E l’intenzione di garantire il bonus speciale per Natale aggraverebbe l’inflazione, secondo quanto dichiarato dall’ex comandante dell’esercito e senatore Marcelo Antezana. Quest’aumento delle retribuzioni non era previsto nel progetto di bilancio del 2013 e potrebbe quindi rivelarsi un segnale negativo in materia d’investimenti.
Morales, invece, ha giustificato la propria scelta affermando che è merito del buon andamento delle politiche economiche intrapreso dal suo governo ma, secondo economisti, l’attuale buona condizione economica della Bolivia è principalmente dovuta ai buoni prezzi di materie prime esportate. Inoltre, il Presidente ha precisato che il bonus raddoppierà da quest’anno qualora la crescita del PIL dovesse superare il 4,5%: nel 2013, secondo le previsioni governative, sarà di circa il 6,7%.