I Pm di Milano aprono il Ruby ter: “False testimonianze a favore di Berlusconi”
I Pm di Milano aprono il Ruby ter: “False testimonianze a favore di Berlusconi”
Il caso Ruby continua a tenere banco. È notizia di oggi, infatti, la quasi certa apertura di un terzo fascicolo, da parte della Procura della Repubblica di Milano, avente ad oggetto le false testimonianze rese in giudizio a favore di Silvio Berlusconi.
I testimoni indagati sono molteplici: venti ragazze “olgettine” (che continuano a percepire 2.500 euro al mese), il viceministro Bruno Archi, l’europarlamentare del Pdl Licia Ronzulli, il giornalista Carlo Rossella e la senatrice di Forza Italia, Maria Rosaria Rossi, donna-ombra del Cavaliere.
Molto pesanti le accuse: sembra infatti che la gran parte dei suddetti testimoni avrebbe detto il falso in aula con “deposizioni compiacenti”, anche per “vantaggi economici e di carriera” che gli avrebbe garantito l’ex premier.
Gravissima la condotta contestata allo stesso Berlusconi (già condannato in primo grado a 7 anni per concussione e prostituzione minorile): il collegio nelle motivazioni ha denunciato l’attività di “inquinamento probatorio” portata avanti dal leader di Forza Italia a indagini e processo in corso, con Ruby e molte delle ragazze pagate per mentire.
Su questo fronte saranno importanti anche le motivazioni del processo gemello Ruby 2, a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti (i primi due condannati a sette anni, a cinque la Minetti), che saranno depositate ai primi di dicembre.
La posizione dell’ex premier, dunque, potrebbe aggravarsi: già condannato nel processo Mediaset e presto decaduto, alle prese con il ricorso in appello per la condanna per concussione, dal Ruby ter potrebbe arrivare l’ulteriore mazzata della corruzione in atti giudiziari.