Contro la decadenza Forza Italia in piazza Berlusconi incontra i giovani del partito e parla di “Libertà ferita”. Appena giunto al Palazzo dei Congressi a Roma Silvio Berlusconi è letteralmente acclamato dai giovani di Forza Italia. L’incontro inizia al grido: “Un presidente, c’è solo un presidente”.
Introdotto sul palco da Annagrazia Calabria, coordinatrice dei giovani di Forza Italia, Berlusconi si dice subito “preoccupatissimo per l’attacco alla libertà che si sta compiendo in Italia”. Il leader di Forza Italia rilegge ai giovani di Forza Italia un discorso già letto a Bilbao qualche anno da ai giovani del Partito Popolare Europeo.
Berlusconi torna ad ad attaccare frontalmente la magistratura accusando “Magistratura Democratica di praticare una via giudiziaria al socialismo”. Ripetendo molti passaggi del suo discorso all’ultimo Consiglio Nazionale del Pdl (di cui oggi abbiamo pubblicato un’analisi linguistica) ha ricordato le tappe con cui si è giunti nel 1994 alla nascita di Forza Italia. Berlusconi ne ha anche per il Corriere definito “organo non ufficiale della Procura di Milano”.
Berlusconi evoca l’atto di clemenza di Napolitano: “ho la dignità di non richiedere la grazia, Napolitano me la dia. Non lasceremo che questo colpo di Stato (il voto sulla decadenza) si realizzi senza nessuna nostra reazione”.
Mercoledì 27 Novembre, giorno della decadenza, è fissata alle ore ore 14 davanti a Palazzo Grazioli la manifestazione contro il voto sulla decadenza di Forza Italia.
Berlusconi sulla decadenza è netto: “Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre” dice in una intervista al Mattino. Ancora Berlusconi: “quello che mi ha condannato è un processo viziato da un chiaro intento politico e – annuncia – lo dimostrerò. Presto arriveranno dagli Usa testimonianze decisive, prove del fatto che il fisco americano ha acclarato la configurazione veritiera delle compagnie off-shore che, secondo i giudici della sezione feriale della Cassazione, mi vedrebbero socio occulto del finanziere Agrama”.
Sulle larghe intese, Berlusconi recrimina: “Ci siamo accontentati di cinque ministri su 23, siamo stati disponibili e loro ci hanno risposto con un omicidio politico. Il Pd doveva concedere agibilità politica all’alleato, invece vuole eliminarmi”. Sulla scissione del Pdl puntualizza citando i sondaggi: “Forza Italia è al 20,1%, Ncd al 3,6, la nostra gente non capisce la scissione” aggiungendo però “nessuna frattura è insuperabile. Se dovessero capire di aver commesso un errore, noi saremmo tutti lieti di un ritorno all’unità”. Il Cavaliere non vede le elezioni anticipate. In ogni caso, aggiunge, contro Matteo Renzi, “abbiamo un colpo segreto”