Cuneo fiscale, sconto da 225 euro
Gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo. E’ stato infatti scongiurato l’aumento del costo della benzina al fine di finanziare l’abolizione della seconda rata dell’Imu. Inoltre è stato trova un accordo fra governo e maggioranza che lo sostiene circa l’emendamento che rimodula lo sconto sul cuneo fiscale: i redditi inclusi saranno quelli sotto i 35.000 euro lordi l’anno. Tradotto in termini reali, lo sconto fiscale, ciò che si risparmierà, sarà di 225 euro annuali.
Le risorse sono quelle che sono, quindi, soppesando, lo sconto fiscale non si avrà in un’unica volta ma verrà trovato, quasi impercettibilmente, mese dopo mese in busta paga. La ‘no tax area’ passa dai redditi di 8.000 a quelli di 8.150 euro, mentre finiscono cestinate le proposte dei gruppi parlamentari democratici e pidiellini di estenderla addirittura a 12.000. L’accelerazione sul cuneo fiscale deriva dalla situazione di incertezza politica in cui versa la maggioranza. Con l’uscita, ufficiosa, di Forza Italia, il governo Letta traballa sempre più e vuole chiudere il prima possibile sulle buste paga di chi percepisce meno.
Le novità non si interrompono qui: la prima riguarda i manager delle società partecipate (comune – privato). Sarà possibile cacciarli ‘per giusta causa’, ovvero dopo due bilanci in rosso. Dentro la norma anche i manager aziendali ai quali sarà possibile decurtare del 30% lo stipendio qualora provocassero perdite per tre anni non consecutivi. Anche il contratto di leasing è oggetto di modifica: passa da 18 a 12 anni e, contestualmente, viene abolita la tassa provinciale. Per chi subentra nel leasing verso la fine della scadenza contrattuale è introdotta una nuova imposta del 4%: le maggiori entrate previste sono di 600 milioni. L’aumento della tassa sulle sigarette slitta, invece, al 2015. La proroga dal 2014 all’anno successivo comporterà delle minori entrate pari a 50 milioni. Dentro la legge di Stabilità anche il trasferimento di conto corrente da un istituto bancario all’altro senza spese aggiuntive purché le banche coinvolte aderiscano ai comuni protocolli tecnici interbancari. Non sono rigettati nemmeno gli interventi di microeconomia: 9 milioni alla minoranza slovena e 5 per curare dal disseccamento gli ulivi salentini.
Daniele Errera