Passati i tempi dei saggi e dei sospetti di inciucio che lo avevano visto puntualmente citato, Luciano Violante torna a farsi sentire, parlando del futuro prossimo del Pd e dell’atteggiamento di Berlusconi nei confronti del governo Letta e del presidente della Repubblica Napolitano: lo va in un’intervista rilasciata al Mattino di Napoli.
Oggi è il giorno della convenzione nazionale dei democratici, dunque è normale che l’attenzione si concentri innanzitutto sul partito cui lo stesso Violante si riferisce. C’è una piccola critica alle regole congressuali, ma a prevalere è comunque l’ottimismo: “Il conflitto tra politica e impolitica esiste un po’ dappertutto, anche nel Pd – spiega -. Forse non è stato del tutto giusto prevedere una regola nella quale può eleggere il segretario anche chi si iscrive nell’ultimo quarto d’ora. Ma questo fa parte di una polemica ormai passata”.
Non fa previsioni sul vincitore Violante, ma rivolge comunque un pensiero al partito che verrà e che dovrà esistere dopo il 9 dicembre: “Sono convinto che il Pd è un partito attrezzato al confronto, se prevarrà in Renzi o in Cuperlo un’idea di democrazia non basata sulla tecnocrazia o sul populismo, ma sulla capacità di costruire dibattito e legami di fiducia“.
Inevitabilmente, però, il secondo argomento non può non essere legato a Silvio Berlusconi e alle sue ultime dichiarazioni sul “colpo di stato” della decadenza e sul “colpo segreto” di cui disporrebbe contro Matteo Renzi. Violante su quest’ultimo punto non ha dubbi: “Sono certo che in politica non esistano colpi segreti. E in genere quelli annunciati non hanno mai portato bene”. Cita, a questo proposito, il “poker d’assi” di Bettino Craxi contro Di Pietro, annunciato a suo tempo da Rino Formica e mai calato (chissà perché) dal leader socialista. l’unica certezza, per Violante, è che Forza Italia esprime “una deriva estremista, come il Movimento Cinque Stelle”.
Dice di non riuscire a comprendere minimamente le critiche di Berlusconi tanto nei confronti del Colle, quanto verso il governo: “Il Presidente Napolitano è stato sempre esemplare, nei confronti di tutti. E Letta sta cercando di trovare una soluzione per la proposta di abolizione dell’Imu, propria del Pdl, che però a mio avviso è sbagliata e ingiusta”. La risposta però ricorda (con un retrogusto amaro) il suo discorso del 2002, in cui negava le accuse di regime rivolte al centrosinistra, dicendo che allora non aveva regolato il conflitto di interessi e Berlusconi era stato dichiarato eleggibile nonostante le concessioni tv.
E a chi chiede a Violante se la sentenza Mediaset sia utile alla sinistra, Violante dice no: è un “refrain superato: il potere è di chi vince le elezioni e chi perde accetti il risultato. I cosacchi non berranno alle fontane di Arcore”.