Adieu Vasto…

Pubblicato il 15 Novembre 2011 alle 15:28 Autore: Carlandrea Poli
vasto

[ad]A parte ai Radicali – curatori di una nicchia ultraminoritaria – a nessun leader salterebbe in mente di proporla in campagna elettorale. Invece, proprio il percorso costituzionale previsto per le leggi di clemenza tracciano la strada giusta per consentire al Pd di traghettare pesanti misure di giustizia sociale in tempi di crisi – tornando ad applicare anche una qualche forma di redistribuzione – trascinando in nome dell’emergenza tutto il Pdl. Avrebbe un che di prodigioso. Certo, Bersani non passerebbe alla storia come il leader del partito riformista del secolo. Piuttosto come il testimone di una socialdemocrazia che solo in Francia conserva connotati così forti. Ma al tempo stesso scaricherebbe per alcuni anni – ben oltre le elezioni del 2013 – la cartucciera della questione fiscale del centrodestra. Certo, su questa rotta unica Bersani dovrà guardarsi da diversi attacchi pirati. Non sarà facile imbrigliare il Pdl. Berlusconi scalpiterà per scaricare Monti alle prime decisioni fiscali dolorose, ma con lo spread pronto a schizzare ad ogni fluttuazione politica dovrà preferire vedersi sanguinare il cuore per l’aumento dell’imposizione piuttosto che vedersi imputare la responsabilità del default dell’Italia.

Più insidiose restano allora le minacce interne. Un anno e mezzo di governo è esattamente il tempo che serve al giovane sindaco di Firenze, Matteo Renzi per farsi conoscere a quel terzo dell’elettorato al quale continua ad essere ignoto dopo il Big Bang. Ma nulla impedisce che come ogni novizio della politica italiana sia proprio Mario Monti ad affezionarsi così tanto al giocattolo del potere per pensare di ricostruire la geografia partitica con un’alleanza di centrosinistra permeata su Pd e Udc. La fine della cartolina di Vasto, addio Di Pietro e qualche vaga possibilità di salvare dal naufragio Nichi Vendola, ma addio anche ai sogni da premier di Pierluigi Bersani.

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L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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