Alfano non segue Berlusconi e propone un patto a Letta e Renzi
Niente manifestazioni di piazza con Forza Italia in segno di protesta per il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Ad annunciarlo è Angelino Alfano, ospite de L’Arena di Massimo Giletti. “Noi abbiamo fatto una scelta diversa, guardando al futuro e all’Italia. Non stiamo partecipando all’organizzazione manifestazione e quindi non siamo coinvolti”. Nonostante questa presa di posizione, l’affetto che lega Alfano al Cavaliere rimane vivo. “Si, si, con Berlusconi ci sentiamo ancora, capita di sentirci. Il rapporto prosegue, ci ha diviso il giudizio sul dopo decadenza e il prevalere di una linea estremista nel Pdl. La scintilla che ci ha animato è stato il no alla rassegnazione nel centrodestra, che stava prevalendo: la rassegnazione che l’Italia non potesse farcela. Il Ncd vuole essere il movimento del futuro”. Il vicepremier è convinto che il Cavaliere meriti la grazia. “Penso che un uomo con la carriera e la biografia di Silvio Berlusconi meriterebbe di non essere sottoposto ai servizi sociali. Anzi dovrebbe beneficiare di un provvedimento di grazia, anche se non l’ha richiesta”.
La via per il futuro è tracciata. “Ho un patto da proporre al Parlamento, a Letta e al Pd di Renzi: usiamo il 2014 per fare cinque cose. Riforma della legge elettorale; via il bicameralismo perfetto; tagliare 10mld di spesa improduttiva da destinare al taglio delle tasse sul lavoro; abbattere il debito pubblico; intervenire su retribuzione di produttività. A fine 2014 poi faremo il punto”. Un cronoprogramma che però potrebbe scontrarsi con le ambizioni di Renzi. Ma su questo punto Alfano non recede, anzi avverte il sindaco di Firenze. “Se non ci siamo noi – aggiunge – cade il Governo e non credo che Renzi voglia fare solo una partita di potere. Se facesse cadere il Governo si comporterebbe come un vecchio politico che ha la bramosia di prendere palazzo Chigi facendo cadere un presidente del Consiglio del suo partito”.