Tutto Ballarò minuto per minuto – 15/11/2011 [diretta]
[ad]22.07 La parola passa ora a Quadrio Curzio che fa un’analisi sistemica della crisi europea che ora colpisce l’Italia. Si parla di spread oramai anche in strada tra le signore di una certa età. L’Italia è temibile per una serie di criticità, e l’economista critica la lettera delle 39 prescrizioni mandata il 5 novembre da Olli Renh. Un afflato sovranista, degno del migliore Charles Pasqua.
22.04 Si parla dunque di un conducente dell’Atac che rischia di perdere pensione e licenza per guidare il suo mezzo. Poi si passa al collega di Stella, Sergio Rizzo che evidenzia come i contributi dei parlamentari siano iniqui. Si intervista un ex parlamentare socialista, Sergio Landi, che si prende una pensione di 7.000 euro al mese a causa della sua passata appartenenza alla Camera e al Consiglio Regionale del Lazio. E si sente al telefono un ex deputato radicale che si è fatto un anno e mezzo di Camera e ora riceve una pensione di 3.000 euro al mese.
22.02 “Si fa presto a fare un governo, poi devi toccare le pensioni”, esclama Floris. Non ditelo ai sindacati. Parte dunque un servizio sulla previdenza italica.
21.55 Il direttore di Libero critica i micropartiti, e cita come esempio Giorgio La Malfa. “Vabbè, ma ha esperienza” dice Floris. Del resto in un recente servizio delle Iene era l’unico che si ricordava cosa fosse lo spread. Noi avremmo citato Grande Sud. Bonanni invece parla dei gangli dell’Italia. Cose già sentite. Ma ora pubblicità. Poi forse si parla di politica, sembra voler dire Floris.
21.52 Lupi oggi si atteggia come Lillo il Castoro: è amico di tutti: anche Enrico Letta diventa un amico di Lupi, che però sbaglia sullo spread. Belpietro invece non gradisce questo governo da armata Brancaleone. Rappresenta l’ala movimentista del berlusconismo d’assalto.
21.47 “Se hanno governato De Gasperi e Togliatti potrà farcela pure questo governo” esclama Stella, in vena citazionista. Se ci sono state scene di giubilo è per gli insulti continui degli ultimi anni tra le opposte tifoserie. Maroni ricorda che quello leghista non sarà un’Aventino, e la riconvocazione del Parlamento Padano è dovuta al fatto che il Carroccio torna all’opposizione. “Ma esiste un’opposizione nel Parlamento Padano?” chiede Stella. Maroni fa il simpatico, ma secondo noi l’opposizione c’è: si tratta della lista venetista dei Leoni Veneti.
21.45 Goal di Veltroni che cita una dichiarazione di Bossi nel 1995 dove elogiava Monti e criticava Berlusconi “inesperto di economia”. Maroni difende il Senatùr, ma non ha colpe: allora si era sospeso dall’attività politica e veniva dato per vicino alla Lega Italiana Federalista, vicina al Cavaliere. Poi parte un video dove si insulta Stracquadanio. Che saluta senza spaccare telecamere. Uno scoop.
21.41 Veltroni si smarca: è inutile fare in una puntata di Ballarò la summa degli ultimi dieci anni. Qui la nave sta affondando. Una ragione in più per creare un clima civile nel paese. Floris gli chiede a cosa serve realmente un governo tecnico e l’ex sindaco evidenzia come non sarebbe stato credibile un governo composto da gente che fino a ieri si combatteva nelle aule. Tra il pubblico annuisce il consigliere municipale del XX° municipio di Roma Francesco Scoppola.
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