In principio era l’Imu. Poi Trise, passando per Tuc (che raccolse le ironie dei parlamentari). Infine la decisione definitiva. Il nuovo tributo sulla casa si chiamerà Iuc ovvero imposta unica comunale, e sarà divisa in due parti: la prima riguarderà la raccolta dei rifiuti, la seconda sui servizi indivisibili. “Abbiamo rispettato l’impegno di una riduzione generale delle imposte sulla casa” ha affermato il relato del Pd, Giorgio Santini nell’illustrare ai media l’intesa politica raggiunta da governo e maggioranza. Con la Iuc i Comuni avranno in dote ogni anno 500 milioni che serviranno a introdurre detrazioni legate ai carichi familiari. La nuota tassa sulla casa sarà divisa in tre parti come la Trise: Imu, Tasi e Tari. Inoltre sulle case diverse dalla prima abitazione la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille. Meno di quanto era previsto con la Trise (11,6). Santini ha infine aggiunto che tutte le prime case saranno esenti dalla nuova imposta eccetto le prime abitazioni di lusso, di pregio artistico e storico.
Brunetta “La Iuc? È inaccettabile, un imbroglio” – “Sulla casa il governo ha presentato un testo che è un imbroglio, un imbroglio bello e buono”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, a “Radio Anch’io”, su Radio Uno. “Ha cambiato i nomi – dice Brunetta -, la sostanza è rimasta la stessa. Posso dirlo con grande chiarezza: ci saranno dieci miliardi in più per i possessori di case rispetto a quello che si è pagato dal 2012 al 2013. Quindi più di quanto si è pagato con Monti, più di quanto si pagherà quest’anno con l’aumento delle seconde case. Il totale del gettito sulla casa che verrà dal 2014 in poi crescente sarà di almeno 30 miliardi di euro”. “Faccio un esempio – aggiunge l’ex ministro -: con Monti se ne sono pagati 24, quest’anno, grazie da un lato alla cancellazione della prima casa, ma grazie anche all’aumento sulle seconde case se ne pagheranno 24 ugualmente, con Berlusconi se ne pagavano 10-11, con Letta e Alfano se ne pagheranno 30 e probabilmente di più. Questa è una vera e propria patrimoniale, per me inaccettabile. I conti sono già fatti, i giornali non li hanno ancora dati esattamente perché il maxi emendamento è arrivato ieri sera tardi. Lo vedremo in queste ore, è una vera e propria patrimoniale sulla casa, assolutamente inaccettabile”. Per Brunetta è anche “inaccettabile lo spostamento della politica economica del governo a sinistra. Magari a Renzi non basta, però per noi questo spostamento a sinistra dell’asse della politica economica del governo è inaccettabile. Non so cosa farà Alfano all’interno di questa nuova politica economica del governo Letta, avrà molti imbarazzi a doverla approvare”.
(A.t)