Giornata all’insegna della diplomazia per Putin, che ieri è stato in Italia. Il leader russo ha incontrato Papa Francesco, il vecchio amico Romano Prodi per poi cenare con Silvio Berlusconi. E intanto è confermato il vertice Italia-Russia a Trieste per oggi.
Arrivato con ben 50 minuti di ritardo per via del volo, Vladimir Putin ha sfilato tra le strade del vaticano con varie auto blu e scortato dalla polizia italiana per recarsi dal Papa. Putin, con al seguito una decina di diplomatici russi, ha avuto un colloquio di più di mezz’ora col Papa. Al centro della discussione vari temi: il riavvicinamento tra cattolici ed ortodossi, ma soprattutto la questione siriana. In Siria la situazione resta disastrosa, e il Papa cerca in tutti i modi di interloquire tra i protagonisti della politica internazionale per cercare una soluzione.
Il Papa ha esposto l’importanza, per la Chiesa, di fermare le violenze nel Paese mediorientale, negando, allo stesso tempo un intervento militare. Secondo il Pontefice, infatti, bisogna in ogni modo preferire la via negoziale per la questione siriana, che è stata la linea di Putin nei giorni acuti della crisi, evitando in ogni modo uno scontro militare o una invasione, possibilità attentamente e seriamente vagliata dagli Stati Uniti. Su questa linea il leader del Cremlino si è detto d’accordo, assicurando che la Russia farà il possibile per continuare a trovare una soluzione per via negoziale, cercando di rispettare le minoranze come richiesto dal Pontefice stesso. Putin, poi, ha voluto ringraziare il Papa per l’impegno profuso per la stessa situazione siriana e per la lettera inviatagli dal Papa stesso in occasione del G20.
L’incontro viene visto dagli ambienti ecclesiastici come un nuovo passo verso la distensione nei confronti della chiesa ortodossa, distensione che ha fatto enormi progressi con le elezioni di Papa Francesco al soglio Pontificio e di Kirill al patriarcato di Mosca e di tutte le russie. Tuttavia Putin non ha invitato ad una visita ufficiale in Russia il Pontefice, il quale, fa riferire dal proprio ufficio stampa, “non si aspettava minimamente un invito”. Tuttavia resta possibile un imminente incontro tra i due leader dei cristiani in un Paese neutro nel breve periodo.
Dopo aver lasciato il Vaticano Putin si è recato al Quirinale per un breve colloquio con l’amico Romano Prodi, con cui ha avuto ottime relazioni durante i mandati elettorali di questo. Il colloquio con l’ex premier confermano le voci della possibile elezione di Prodi alla Segreteria delle Nazioni Unite. Il premier russo si è poi recato a cena a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi che, rispondendo alle insinuazioni secondo cui l’amico Putin stava consegnandogli un passaporto diplomatico per sfuggire alle grane giudiziarie, ha risposto che la cena prevede un “menu assolutamente patriottico”.
Quest’oggi, invece, a Trieste il premier russo incontrerà il suo omologo italiano, Letta, per il vertice italo-russo, previsto con cadenza regolare annuale ma non tenutosi dal 2010 per le scadenze elettorali italiane. Indiscrezioni parlano di una discussione incentrata soprattutto sui temi economici. Sul piano energetico, innanzitutto, visto l’importanza che la Russia rappresenta per il fabbisogno energetico italiano. Ma anche ILVA e Alitalia, aziende che potrebbero essere al centro del dibattito tra i leader. L’ILVA per rilanciare lo sviluppo del sud, affidandola ad un partner estero come la Russia già presente nella siderurgia italiana. Alitalia, ancora in bilico per le vicende finanziarie, visto l’interessamento trapelato qualche settimana fa, poi smentito, di una flotta russa.
Francesco Di Matteo