La CDU ha ufficialmente comunicato di aver cancellato il congresso del 4 dicembre a Stoccarda, nel quale si sarebbe eletto il nuovo segretario del partito. Alla base della decisione c’è la seconda ondata della pandemia di Covid-19, che fa segnare numeri preoccupanti anche in Germania.
La notizia, comunicata dall’attuale segretaria ad interim Kramp-Karrenbauen, non è stata accolta bene da Friedrich Merz. Quest’ultimo, appartenente all’ala conservatrice e anti-Merkel del partito, ha gridato allo scandalo, affermando addirittura che l’establishment del partito avrebbe fatto questa mossa per impedirgli di diventare presidente del partito stesso.
Con toni del tutto opposti si è invece espresso l’altro candidato forte, l’attuale presidente del Land Nord-Reno-Vestfalia Armin Laschet. Quest’ultimo, infatti, ha dichiarato che un congresso composto da mille delegati non avrebbe dato un buon segnale e un corretto esempio al Paese in tempi di pandemia e distanziamento sociale.
Quella che già era una corsa complicata e imprevedibile, si arricchisce così di un ulteriore elemento di incertezza. La seconda ondata pandemica, con la relativa pressione sulle attività sociali ed economiche, potrebbe stravolgere ancora una volta gli equilibri in campo. Qualsiasi previsione, ad oggi, risulta davvero azzardata.
Il nuovo congresso slitta così a data da destinarsi. Tra metà dicembre e metà gennaio, i vertici del partito si riuniranno per decidere quando si terrà la nuova assemblea elettiva. Molti parlano di metà marzo, ma le previsioni più pessimistiche ipotizzano addirittura giugno 2021. A quel punto, a pochi mesi dalla tornata elettorale nazionale, la CDU potrebbe aver scelto il candidato alla cancelleria ben prima del suo segretario. Secondo gli osservatori tedeschi, è questo lo scenario che preoccupa maggiormente Merz. Quest’ultimo, infatti, avverte concretamente il rischio che la candidatura alla cancelleria possa venirgli sfilata dal rampante presidente bavarese Markus Söder, del partito gemello CSU.