Vertice Letta-Putin: “Abbiamo firmato 28 accordi”
Vertice Letta-Putin: “Abbiamo firmato 28 accordi”
Al termine del vertice intergovernativo tra Italia e Russia, tenutosi in una Trieste blindata, si è svolta la conferenza stampa congiunta tra il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.
E, a sentire il premier, pare proprio che il bilaterale si sia rivelato un successo: “Sette accordi intergovernativi e ventotto accordi commerciali nella giornata di oggi: sono il miglior segno e la dimostrazione del successo di questo vertice e di un’ottima cooperazione in campo economico e sociale, migliore dimostrazione del tanto lavoro che abbiamo da svolgere insieme”. Queste le parole del Presidente del Consiglio in apertura di conferenza stampa.
Fra gli accordi ci dovrebbe essere la creazione di un fondo da un miliardo di euro tra la Cassa depositi e prestiti italiana e il Fondo russo per gli investimenti che investirà nei due paesi. Il premier ha definito la giornata di oggi una delle “giornate più intense e produttive” per il governo.
Letta ha poi rimarcato, ancora una volta, i risultati ottenuti dal suo governo in questi pochi mesi di vita, ribadendo la necessità di un quadro politico il più possibile stabile: “Abbiamo un drammatico bisogno di crescere, di creare posti di lavoro. C’è una ripresa da agganciare e in questo senso il rapporto con la Russia ci può dare posti di lavoro in settori per noi strategici. Per questo – dice ancora il premier – devo concentrarmi perché i risultati raggiunti qui a Trieste possano concretizzarsi. E perché si concretizzino in Italia non deve esserci una situazione caotica”.
A Putin è stata rivolta una domanda su Silvio Berlusconi (i due sono ottimi amici) e sulla possibile decadenza dell’ex premier dallo scranno di senatore.
“Noi non ci immischiamo negli affari interni dei nostri partner”, ha replicato il leader russo che ha poi duramente attaccato l’Unione europea sul caso Ucraina: “L’Ue deve astenersi da dichiarazioni drastiche sulla questione dell’Ucraina”. “Abbiamo accolto con stupore e delusione le critiche arrivate da Bruxelles”.
Brevissimo l’accenno alla questione dei diritti umani, molto sentita invece dai manifestanti riunitisi a Piazza Unità d’Italia per protestare contro le numerose leggi liberticide approvate in Russia negli ultimi mesi. “Con la presidenza italiana dell’Unione europea nel secondo semestre del 2014, l’Italia intende rafforzare il partenariato politico ed economico tra Europa e Russia, il dialogo politico, il rafforzamento del dialogo come opportunità per affrontare la questione dei diritti fondamentali, particolarmente sentiti dalle nostre società civili” ha dichiarato Letta.