Zangrillo, medico di Berlusconi “Non segua decadenza, neanche in tv”
Il suggerimento arriva dal dottore: “Stare a riposo, a casa, senza seguire nemmeno in tv il voto sulla sua decadenza”. Questo il consiglio che Alberto Zangrillo, medico di Berlusconi, ha dato al suo celebre paziente durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, incalzato da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
Zangrillo suggerisce a Berlusconi di riposare. Non vuole inizialmente dare consigli Zangrillo: “Su questi aspetti vengo sempre disatteso…”. Alla fine però non si sottrae a un suggerimento medico? “Gli dico di riposare, consapevole di aver lottato fino in fondo e aver fatto tutto quel che è necessario e legittimo”. Sconsigliata, dunque, anche la visione della diretta dal Senato; in ogni caso, anche in quel frangente Zangrillo sarà vicino al Cavaliere: “E’ come aver un amico in difficoltà, si cerca di non fargli mancar nulla”. E svela infine “il segreto” del malore di Berlusconial consiglio nazionale: “Gli ho dato un banale vasocostrittore, quando si sta per molto tempo in piedi, a parlare, può servire”.
Casson (Pd) e Cioffi (M5S) “Berremo del vino” – Sul voto di domani sono intervenuti anche, nello stesso contesto, i senatori Felice Casson (Pd) e Andrea Cioffi (M5S). “Voteremo per decadenza, non c’è dubbio – ha detto Casson -. Dopo tutto il lavoro fatto in Giunta, siamo andati mesi, abbiam tirato fuori biblioteche di libri e letto sentenze a non finire. La situazione è chiarita”.
Nessuno dei due è pronto a “vergognarsi” secondo quanto detto da Berlusconi nella lettera mandata ai senatori Pd e M5s: “Io mi vergogno quando ho dei cosiddetti colleghi pregiudicati” ha detto Casson; “Mi vergognerei se non votassi per la decadenza” ha aggiunto Cioffi. Sempre lui cerca di schermirsi sull’eventuale festeggiamento dopo un voto di decadenza (“Rientra nelle mie visioni personali e private”) poi però non esclude di berci sopra: “Un vino campano, magari una Falanghina, un bianco”. Casson opta invece per un rosso: “Un bell’Amarone rosso”.
E sul rischio di altri “101 traditori”, Casson si sente sereno: “Con il voto palese non ci sono di questi problemi. Un altro caso 101 mi sembra difficile, anche perché ci dovrebbero essere dei senatori del centrodestra che voterebbero contro Berlusconi“.
(Giuseppe Spadaro)