Germania, accordo fatto: torna la Grande Coalizione. “Knoten durch! Einigung erreicht”: in due parole in lingua italiana, accordo raggiunto. Dopo una lunga notte di trattative, la Germania esce dall’empasse politica ed è un tweet delle 4:51 del parlamentare conservatore Michael Grosse-Broemer a certificare l’intesa trovata tra la Cdu-Csu di Angela Merkel e i socialdemocratici della Spd.
Si va quindi verso un replay: la formula della ‘Grosse Koalitionen’ venne infatti già sperimentata nel primo governo Merkel (2005-2009). Alle elezioni politiche di settembre la Cdu-Csu della cancelliera aveva sì ottenuto una larga maggioranza relativa (41,5%), ma aveva mancato per cinque seggi la maggioranza assoluta: complice anche la dipartita elettorale degli alleati liberaldemocratici della legislatura precedente, i cristianodemocratici si sono prima rivolti invano ai Verdi, infine hanno ripiegato sulla Spd.
La premier conservatrice del land della Saar, Annegret Nramp-Karrenbauer, ha confermato l’accordo sempre su Twitter citando il tweet del collega Grosse-Broemer e aggiungendoci ‘Stimmt!’ ossia ‘Proprio così!’. Il compromesso trovato permetterà alle due formazioni di creare un governo prima di Natale: i leader di Cdu-Csu e Spd presenteranno i dettagli in una conferenza nella giornata di oggi, termine ultimo fissato dalla Merkel per le trattative. L’intesa dovrà però prima essere approvata in un referendum dai 474.000 iscritti alla Spd: se arriverà il placet, il 17 dicembre Angela Merkel sarà nominata dal Bundestag alla guida del suo terzo esecutivo.
Già online la prima bozza del programma della nuova ‘GroKo’, 173 pagine, 11 punti: salario minimo a 8,50 euro l’ora a partire dal 2015, 60% di energia verde entro il 2030, tassa sulle transazioni finanziarie, età pensionabile abbassata a 63 anni, pedaggio autostradale per stranieri, stop alla doppia cittadinanza. Infine l’accordo prevede 5 ministeri più la carica di Cancelliere alla Cdu, 3 alla Csu, 6 alla Spd.
Giordano Giusti