I tessuti africani tornano in Africa

E’ senza dubbio un punto a favore dell’Africa. E senza dubbio è un punto importante, sia dal punto di vista economico che simbolico. La notizia è la seguente: il mese prossimo ad Accra, in Ghana, verrà inaugurato il primo centro di eccellenza continentale per la produzione del tessuto africano.

Si tratta del tradizionale tessuto largamente usato in Africa dalle donne per i loro pagne e non solo, fatto di tradizionali stampe geometriche e colori sgargianti, negli ultimi decenni sempre di più prodotto all’estero con costi elevati e richiestissimo dagli stilisti occidentali.

Si, perché quei coloratissimi vestiti africani tanto ammirati dagli occidentali che viaggiano nel continente nero in realtà erano prodotti in Olanda e gli africani li acquistavano e li importavano. Ad avere fiutato il business e ad avere fatto affari d’oro era stata appunto una impresa olandese, il gruppo Vlisco che adesso ha deciso di scommettere sull’Africa.

Dall’inizio del 2013 ha aperto una quindicina di negozi in più paesi dell’Africa occidentale e in Sudafrica. Gli ultimi due punti vendita sono stati inaugurati da poco in Repubblica democratica del Congo. Ogni anno l’azienda che ha sede a Helmond produce 63 milioni di metri di tessuto e realizza il 90% delle sue vendite sul continente africano, con un fatturato previsto per l’anno in corso di 300 milioni di euro. Dei suoi 2800 dipendenti in 2000 oggi lavorano in Africa occidentale.

Insomma una notizia, questa, che riporta nel continente nero una sorta di marchio popolare che caratterizza il continente e che è visto come tale anche da chi non è africano. Un buon segno…