Uruguay, la marijuana sarà presto “statalizzata”
Acquistare in farmacia la marijuana? A breve in Uruguay sarà possibile: infatti, durante la prossima settimana sarà votata la legge che “amplierà il mercato della marijuana”, a detta del Presidente della Commissione per la Salute, il senatore Alfredo Solari.
All’interno del Parlamento uruguaiano c’è stata una forte protesta da parte dei senatori dell’opposizione al governo, i quali sostengono che la legalizzazione della marijuana espanderà il mercato e non sconfiggerà il narcotraffico. La legge, che probabilmente sarà in vigore dal prossimo anno, rispecchia le intenzioni dell’attuale governo del Paese sudamericano: sottrarre la droga alle logiche del narcotraffico, affidando il controllo di tutta la produzione e la vendita di cannabis allo Stato.
La legge prevedrebbe, inoltre, la creazione dell’Instituto de Regulación del Cannabis (IRCA), che fungerà da supervisore della stessa legge: l’istituto sarebbe competente per il rilascio delle licenze e il controllo della produzione e della distribuzione di farmaci.
I consumatori potranno acquistare, fino a 40 grammi al mese, della marijuana di “primissima qualità rispetto a quella illegale, che è in genere pessima e dannosa”, come ha affermato il Segretario Generale della Junta Nacional de Drogas, Julio Calzada. Sarà formalizzato, inoltre, un registro in cui saranno elencati i produttori per l’autoconsumo che saranno autorizzati alla coltivazione.
L’opposizione ha contestato, in caso di eventuale approvazione della legge, l’istituzione dell’IRCA poiché la costituzione uruguaiana impedisce la creazione di uffici pubblici nei 365 giorni che precedono le elezioni: infatti, quelle presidenziali e parlamentari in Uruguay si terranno il 26 ottobre 2014.
Nel frattempo, va segnalato l’ammonimento da parte dell’International Narcotics Control Board: durante la scorsa settimana, tale organo dell’ONU, che è incaricato di monitorare le restrizioni alle sostanze stupefacenti e psicotrope e di decidere quali misure applicare a riguardo, ha avvertito l’Uruguay che l’eventuale diritto alla marijuana violerebbe i trattati internazionali firmati dal Paese sudamericano.