Ieri Angelino Alfano aveva detto che sulla riforma della giustizia il suo gruppo non avrebbe fatto sconti al governo. Oggi, in una nuova conferenza stampa, ribadisce che il Nuovo Centrodestra sarà l’ago della bilancia delle nuove larghe intese orfane di un decaduto Berlusconi e di una Forza Italia passata all’opposizione. “Noi del Nuovo centrodestra siamo in una situazione privilegiata” perché “abbiano parlamentari sufficienti per tenere in vita il governo ma anche viceversa” spiega Alfano che trova il tempo per attaccare anche gli ex compagni di partito: “Noi non ci iscriviamo ai partiti della crisi. Non siamo tra quelli che apriamo le crisi al buio. A noi ci sta a cuore il Paese”.
L’ex segretario del Pdl non teme Matteo Renzi accreditato da tutti come l’unico a poter far saltare il banco del governo una volta eletto segretario del Pd. “Il Governo è presieduto da un esponente del Pd. Avremo a breve la conclusione del congresso del Pd, vedremo chi sarà il nuovo segretario e vedremo se come primo gesto vorrà fare cadere un Governo presieduto da un esponente del Pd”. E ancora “Io spero che il conto della vicenda congressuale del Pd non lo paghino ricada sull’Italia e non lo paghino gli italiani”.
La strada per la tenuta dell’esecutivo guidato da Letta passa per forza di cose dalla realizzazioni di poche ma importanti riforme. “Subito dopo il congresso del Pd, su cui non vogliamo interferire, e subito dopo l’approvazione definitiva della legge di stabilità vogliamo fare un patto – spiega Alfano – un contratto di programma per l’Italia del 2014”.
Infine si apre il caso dei sottosegretari di Forza Italia ancora presenti nella compagine del governo (in tutto sei) nonostante l’uscita del partito dall’esecutivo di larghe intese. “Ho avuto una riunione a palazzo Chigi e nessuno dei sottosegretari di Forza Italia si è dimesso, nè tanto meno i presidenti di commissione di Camera e Senato di Forza Italia” rivela Alfano. Formigoni attacca: “Ecco chi sono i veri poltronisti”. Ma Romani, capogruppo di Fi al Senato, smorza le polemiche “Penso si dimetteranno in serata”.