Factchecking di Pagella Politica: Gianni Cuperlo sui trend demografici del Mezzogiorno. Gianni Cuperlo ha dichiarato: [Citando il rapporto Svimez] “Sa che cosa unisce, cosa accomuna l’anno di grazia 1867 – mancano 3 anni alla breccia di Porta Pia – 1918 – la fine della Prima Guerra Mondiale e 2012 – l’anno scorso? Che sono gli unici tre anni nella storia della Nazione italiana nei quali il numero dei morti, dei deceduti nel Mezzogiorno ha superato il numero dei nati. 500 mila giovani son fuggiti dal Mezzogiorno in questi anni”. Pagella Politica ha effettuato il factchecking della dichiarazione e si è espressa con un “Vero”!
La crisi economica e la condanna del dramma della disoccupazione giovanile restano un leitmotiv capace di superare barriere temporali e schieramenti politici. Anche Gianni Cuperlo, il grande sfidante di Matteo Renzi alle prossime primarie del Pd, interviene sulla questione durante una puntata di Ballarò.
Nello specifico, cita il recente rapporto della Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, un ente privato senza fini di lucro istituito il 2 dicembre del 1946. Il rapporto 2013, relativo allo scorso anno, è stato presentato a Roma il 17 ottobre e traccia un’immagine decisamente poco felice delle condizioni del nostro Mezzogiorno: a rischio desertificazione industriale – dove i consumi non crescono da cinque anni – al sud si continua a emigrare per il centro-nord, il tasso di disoccupazione reale supera il 28%, crescono le tasse e si tagliano le spese.
Per verificare la veridicità di quanto affermato da Cuperlo, siamo andati a spulciare la sintesi del rapporto e nella sezione “Popolazione, Mercato del Lavoro, Migrazioni, Povertà e Benessere” abbiamo trovato esattamente ciò che cercavamo. Vi si legge, infatti, che Il Mezzogiorno ha perso il tradizionale ruolo di bacino di crescita dell’Italia: nel 2012, al sud i morti hanno superato i nati, un risultato negativo che si era verificato solo nel 1867 e nel 1918.
Ma sarà altrettanto vero che negli ultimi anni 500 mila giovani hanno lasciato il Mezzogiorno? Nella sintesi sopra citata, troviamo semplicemente il numero totale di emigrati relativo all’ultimo ventennio: circa 2,7 milioni di persone. Ma allora, quanti sono i giovani costretti a lasciare casa, famiglia e sicurezza alla ricerca di nuove opportunità? Per rispondere a questa domanda, guardiamo le slides a sostegno dell’intervento del direttore Riccardo Padovani (figura 15), il quale ha calcolato i flussi migratori in base ai cambi di residenza nel periodo 2001-2012. Ebbene, su un totale di 1.427.500 emigrati, quelli con un’età compresa tra i 15 e i 34 anni sarebbero 453.000.
Un arrotondamento per eccesso sostanzialmente ineccepibile quello di Cuperlo che non gli costa la luce verde: “Vero”!